Buon compleanno democrazia

 

 

di Luca Faenzi

 

Il 13 Giugno di due anni fa oltre 26 milioni di italiani sceglievano per l’acqua pubblica, raggiungendo contro ogni pronostico uno storico quorum e superando ogni analisi politica di chi diceva che no, in Italia i referendum è inutile farli, a metà giugno col sole che splende, poi: la gente va al mare.

 

Insomma è il compleanno di una gioia smisurata, quella di una minoranza che si accorse tutto a un tratto di essere diventata maggioranza nel paese, di tutti quegli attivisti che raccolsero un milione e mezzo di firme per promuovere i referendum, che fecero banchetti sotto la pioggia e sotto il sole estivo per informare gli i loro concittadini inseguendo l’ideale di una società più giusta che mettesse l’acqua e la vita fuori dal mercato e dalle logiche di profitto.

 

Sono passati due anni e tre governi. Nessuno di loro ha ancora messo in campo un percorso legislativo per dare seguito a quella promessa di democrazia e a quei 26 milioni di SI. Alcune amministrazioni coraggiose stanno provando a rendere la gestione dell’acqua pubblica e partecipata; altri si sono organizzati in proprio tagliandosi la bolletta ed eliminando il profitto dei privati.

 

Oggi in Parlamento, come regalo di compleanno ai referendum, è nato l’intergruppo parlamentare per l’Acqua Bene Comune che ha come scopo quello di lavorare per la ripubblicizzazione del servizio idrico.

 

Festeggiano l’anniversario di una scelta coraggiosa di chi per una volta ha creduto che non tutto, nella vita, debba essere regolato dal mercato.

 

 

 

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