CORRIERE DI MAREMMA
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto
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2013-06-07
PANORAMA POLITICO
Ex Mabro, tutti contro il presidente Rossi
GROSSETO Lo sfogo del presidente della Regione Enrico Rossi non è passato in sordina e all’indomani dell’incontro tra il Governatore e le operaie della Mabro, ci sono stati commetni a quella reazione così spropositata. Commenti come quello del presidente del gruppo Pdl in Consiglio regionale Alberto Magnolfi che in una nota stampa attacca duramente Rossi.
“Della figuraccia di aver perso il controllo davanti, anzi contro, le operaie della Mabro che da cinque mesi sono senza stipendio per gentlemen agreement non voglio nemmeno dire. Non posso però non rilevare che l’ira del presidente della Regione Toscana pare scatenata da un effetto coda di paglia, dal momento che Fidi Toscana è nel capitale sociale di quell’azienda, travalicando come al solito il suo compito che sarebbe quello di far da garante”. E’ questa la lettura che il presidente del gruppo Pdl in Consiglio regionale Alberto Magnolfi fornisce del poco edificante show che ha visto protagonista Enrico Rossi a Grosseto, durante l’incontro con le operaie Mabro che chiedevano risposte alla Regione. “Lo stesso assessore Simoncini, seduto accanto a Rossi, dinanzi a quella scena non ha potuto far altro che abbassare gli occhi e disegnare cerchietti su un foglio bianco con aria vaga. Il governatore – incalza Magnolfr – è stato indifendibile. Ma capisco il perché della sua reazione scomposta: egli afferma che la Regione è impotente, mentre la finanziaria regionale Fidi Toscana di fatto è parte della proprietà dell’azienda, proprio uno di quei `padroni’ contro cui Rossi si scaglia rispolverando linguaggi veterocomunisti. Il caso è singolare ma non isolato, anche se la mission di Fidi Toscana, come da tempo non ci stanchiamo di ribadire, è quella di far da garante alle aziende in crisi, soprattutto alle piccole aziende possibilmente senza drenare soldi verso realtà decotte o sull’orlo del baratro”. Invece, ricorda ancora il capogruppo regionale del Pdl, proprio su questo fronte Fidi ha fallito: “Nella vicenda Mabro ricordiamo che, malgrado la garanzia bancaria fornita da Fidi, lo stesso Monte dei Paschi di Siena improvvisamente ritirò la propria disponibilità a concedere un prestito già promesso. Il segnale era inquietante e doveva inquietare. Eravamo a maggio del 2011. Non solo: poco prima proprio Fidi Toscana aveva operato la scelta dell’imprenditore pratese Andrea Barontini individuandolo come il più adatto al rilancio dell’azienda. Rossi, oggi, piuttosto che inalberarsi farebbe meglio ad assumersi la responsabilità politica di certe situazioni. Ma non è sua abitudine, ormai lo sappiamo bene”.