LA NAZIONE
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto
2013-05-31
PANORAMA POLITICO
VERSO LE AMMINISTRATIVE – OPPOSIZIONE ANCORA DISTANTE DAL DEFINIRE IL PROPRIO LEADER – Il Pd già pensa alle prossime elezioni: carosello di candidati
MENTRE le opposizioni sembrano ancora distanti dal definire un comune candidato sindaco per riuscire a contendere alla sinistra la guida di Massa, le forze politiche di maggioranza, forti del loro storico radicamento territoriale, stanno già muovendo i primi passi per individuare un candidato che possa ricomporre le divisioni interne e guidare con successo la coalizione in una contesa che sembra preannunciarsi quanto mai incerta. Da quanto trapela da ambienti vicini al Pd, si stanno scontrando due filosofie che intenderebbero adottare soluzioni diverse. L’una intenzionata a individuare un candidato sindaco locale e l’altra, a essa alternativa, più propensa a cercare il prossimo primo cittadino tra persone esterne, ma comunque legate da solidi vincoli politici al centro minerario. Tra i primi si fanno i nomi di Roberto Schiavetti, presidente del Falusi, Luana Tommi e Flavio Zazzeri, rispettivamente vice sindaco e assessore «renziano», di Sandro Poli, renziano di appartenenza, rettore della società dei terzieri, di Sergio Martini, attuale presidente del consiglio provinciale di Grosseto, dopo oltre dieci anni trascorsi come vice sindaco locale, che però non sembrerebbe godere di tanta simpatia nella base del Pd massetano, e di Marcello Giuntini, sindaco uscente di Montieri, già assessore a Massa nella legislatura 1995-1999 e membro del consiglio di amministrazione del Coseca. Silenzio, invece, su eventuali nomi di soggetti politici esterni da candidare. Anche se trapela, tra gli esponenti massetani del Pd più papabili per la carica di primo cittadino, la forte irritazione per una scelta che, se adottata, finirebbe per suonare ai più come una sconfessione verso quei protagonisti della vita politica locale che, nel corso di tutti questi anni, seppur tra mille difficoltà, hanno comunque mantenuto alla sinistra la guida delle istituzioni.