IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto
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2013-05-29
PANORAMA POLITICO
Trasporti, vino e lupi, ecco le priorità La giunta provinciale vara “Agenda 14”, le cose da fare prima della fine del mandato, con le poche risorse a disposizione
le opere
Dal Cipressino all’Ombrone in sicurezza
Tra i 21 punti dell’Agenda 14, al primo posto la giunta Marras ha messo tutta una serie di opere pubbliche «un parco progetti finanziati di grande valore che potrebbero costituire subito un contributo decisivo alla ripresa dell’economia locale». Si concluderanno entro settembre/ottobre le opere di ricostruzione della viabilità provinciale danneggiata dall’alluvione del novembre 2012 e, a primavera 2014, si concluderanno gli interventi sull’Ombrone progettati a difesa della città di Grosseto, ma basterebbe un allentamento dei vincoli del patto di stabilità per far partire i bandi di gara per l’adeguamento e la manutenzione straordinaria dei plessi scolastici, per il completamento opere di difesa a mare di Follonica, per il terzo lotto della Maremmana, la realizzazione della bretella Grosseto Nord e della rotatoria di Marina di Grosseto, per il primo lotto di adeguamento della provinciale del Cipressino, per il completamento della provinciale Amiatina tratto Arcidosso-Aiuole e per l’avvio del terzo lotto della regionale Follonica-Massa Marittima. Per la provinciale del Cipressino l’Agenda 14 punta a chiamare «a contribuire i soggetti che insediati sul territorio ne sfruttano le risorse naturali» e propone un accordo con Enel Green power. Altri investimenti che la Provincia intende favorire, chiedendo alla Regione di ridurre i tempi delle autorizzazioni, sono quelli pattuiti con i concessionari e i Comuni per migliorare l’offerta degli approdi turistici di tutta la costa maremmana: 250 milioni a totale carico dei privati.
di Enrico Pizzi GROSSETO «Dire, fare, baciare, lettera e testamento». Usa le parole del gioco popolare delle penitenze, il presidente della Provincia Leonardo Marras, per sottolineare che è arrivato il tempo, per lui e per la sua giunta, di scrivere un “testamento” per la Provincia che verrà – i cui connotati sono ancora immersi nell’ignoto – ma che, allo stesso tempo, sia anche un programma per l’ultimo anno di amministrazione, un modo per rifiutare, ancora una volta, la resa all’ineluttabilità dello stallo cui la normativa sembra voler condannare le Province, in attesa di una riforma che tarda ad arrivare. Nei 21 punti dell’“Agenda 14”, dunque, Marras elenca una serie di atti o di realizzazioni da portare avanti per rispettare gli impegni di programma presi con i cittadini quattro anni fa, e allo stesso tempo per consolidare quell’insieme di reti e di relazioni che, negli anni, la Provincia ha messo in campo e che vanno a costituire l’ossatura stessa della Provincia: potrà venire meno l’ente, per come lo si è conosciuto fino ad oggi, ma l’insieme delle reti e delle relazioni create costituisce, per Marras, qualcosa di irreversibile per non far perdere al territorio la coesione costruita nel tempo, un’identità fatta da 252 anni di storia e che costituisce un punto di riferimento per molte piccole realtà che avranno poche possibilità, altrimenti, di incidere direttamente nelle nuove dinamiche regionali. Tra i punti contenuti nell’Agenda 14, alcuni, meglio di altri, mettono in evidenza il ruolo di coordinamento svolto dalla Provincia, nella realizzazione di una rete. È il caso del trasporto pubblico locale, dove, a fronte delle lentezze della Regione, la Provincia di Grosseto da tempo si è dotata di un progetto integrato con i Comuni che costituisce il riferimento del servizio per i prossimi anni. Ma è anche il caso del ruolo della società Netspring per la gestione della rete telematica della pubblica amministrazione. C’è anche la necessità di aiutare i Comuni più piccoli e meno strutturati, fornendo supporti di natura informatica, di consulenza o di servizio, dalla pianificazione territoriale, alla stazione unica appaltante. Il documento cita anche il protocollo antiviolenza, approvato di recente, che deve trovare attuazione piena con il coinvolgimento dei Comuni, il consorzio Grosseto Lavoro che Marras considera un modello per le politiche attive del lavoro da esportare anche nelle altre realtà provinciali. Tra le iniziative strategiche il laboratorio tecnologico previsto nell’area industriale di Santa Rita, a Cingiano, un investimento da 5 milioni di euro per un centro di ricerca collegato con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e gestito da imprese locali. Ma si parla anche del polo tecnologico per l’industria e la trasformazione agroalimentare che sorgerà ad Alberese, delle politiche che riguardano la viticoltura, con la necessità di far nascere un unico consorzio di tutela a servizio della nuova doc Maremma Toscana, dei servizi di informazione e accoglienza turistica che non potranno essere svolti da ciascun Comune. Non ultimo, il tema delle aggressioni alle greggi. Marras chiede l’istituzione di un «servizio pubblico per il prelievo non cruento degli ibridi» che costituiscono il problema principale per gli allevamenti, ma anche per la valorizzazione del lupo in purezza.