Su iniziativa dell’assessore al Turismo Flavio Zazzeri, l’amministrazione comunale proporrà ai turisti la “CartAccoglienza”.
Memori del malumore suscitato dall’applicazione della tassa di soggiorno, ne hanno inventata un’altra che, per certi versi, è ridicola.
In sintesi (ma poi è tutto qui), il turista che risiederà a Massa, in cambio del pagamento della tassa di soggiorno che continuerà ad andare nelle casse comunali, riceverà una card per ottenere sconti dagli esercenti privati.
Ovvero: il Comune continuerà ad incassare per intero la tassa di soggiorno [senza minimamente impegnarsi a far uso dell’introito ai fini della promozione turistica] mentre gli esercenti ripagheranno di tasca loro i turisti.
Senza tener conto che una cosa del genere, considerando che ci sarà chi aderirà e chi no, potrà mettere anche non poco in difficoltà o in imbarazzo e potranno crearsi tensioni.
Ma perché non si fanno sconti sull’ingresso ai musei?
O sui parcheggi?
O perché non li fa la COOP?
“Elementare, Watson!”
Bisognerebbe essere un po’ più precisi, forse qualche operatore ben informato potrebbe aiutarci a capire.
Ad esempio non si evince in che modo contribuiscano le categorie dell’accoglienza specifica, come alberghi,agriturismo ecc. ecc.
Ricordo anche che quest’idea già 20 anni fa, fu proposta dall’allora CPT Consorzio Promozione Turistica, poi sostituito da AMATUR, di cui conserva il logo, ma naufragò per diffidenza.
Ora però anche il comune di Firenze, ad esempio, adotta la carta del cliente:
http://firenze.virgilio.it/primopiano/arriva-carta-cliente-piccoli-negozi.html