CORRIERE DI MAREMMA

Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto

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2013-05-10

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Finisce in tribunale la vicenda della piscina di Bagno

 

GAVORRANO Finirà nelle aule di tribunale la faccenda della chiusura della piscina comunale di Bagno di Gavorrano, che ha cessato definitivamente le attività con l’arrivo di maggio. Dopo aver chiesto formalmente (a marzo) la rescissione dalla convenzione con cui gestisce la struttura, accusando l’amministrazione di “violazione degli obblighi di manutenzione straordinaria”, l’Asd Nuoto Gavorrano-Massa Marittima questo mercoledì ha consegnato le chiavi dell’impianto in Comune. E prepara intanto l’incartamento necessario a chiedere un risarcimento danni, e ad impugnare la diffida a chiudere l’impianto notificata nei giorni scorsi dal Comune, che preannuncia la possibilità di una denuncia alla società sportiva “per interruzione di pubblico servizio”. “L’amministrazione comunale -ha detto Renato Pertusati, presidente dell’Asd Nuoto – non ha ben compreso che una diffida del genere, così come recitano chiaramente le leggi in materia, ha valore solo se c’è un dolo nell’interruzione del servizio, ma come abbiamo sempre ribadito siamo stati costretti a chiudere la piscina vista l’impossibilità materiale per noi di andare avanti nella gestione con un debito per bollette (oltre 160mila euro) aumentato neltempoper colpa, grave, delComune. Quindi, oltre a chiedere un risarcimento danni in tribunale per liquidare il debito che grava su noi soci, siamo pronti a impugnare la diffida a chiudere, nella quale tra l’altro è compresa una perizia tecnica del Comune che dice che la piscina è agibile e a norma, ma che non è mai stata fatta. Lunedì prossimo incontreremo di nuovo il nostro avvocato per preparare la documentazione necessaria e portare la questione in tribunale. Siamo sicuri e certi delle nostre ragioni: la responsabilità è del Comune”. L’intervento di riqualificazione energetica che permetterebbe un abbattimento dei costi di energia e gas (con un nuovo cogeneratore e due nuove caldaie) era stato sollecitato da almeno un anno dai vertici dell’Asd Nuoto, che hanno più volte chiesto in municipio anche un contributo economico a sostegno dei costi vivi di gestione causati dal malfunzionamento dell’ impianto di riscaldamento. “Ma nulla – ha ribadito Pertusati -: nei vari incontri con l’amministrazione uscente ci è stato sempre detto che non era possibile. Poi però vengo a sapere che l’associazione sportiva di basket riceve ogni anno un contributo di 1.300 euro, quando l’assessore al bilancio Mazzi e la prosindaco Iacomelli mi hanno giurato e spergiurato che soldi non ne danno. Basta, siamo stati presi in giro fin troppo”. Dalcanto suo, nei mesi scorsi l’amministrazione ha sempre replicato alle richieste dell’associazione sportiva impegnandosi a garantire l’avvio dell’ operadi riqualificazione nei mesi estivi, in modo da riaprire l’impianto di via Fratelli Cervi in settembre. “Per mesi ci hanno fatto promesse – ha detto Pertusati – rimandate poi nel tempo insieme ad aiuti che ci servivano nell’immediato. Ci avevano anche chiesto di chiudere a fine maggio, ma abbiamo resistito fin troppo. Tenere aperta la piscina in queste condizioni ogni mese costa almeno 20mila euro, come si fa ad andare avanti così?”. Intanto l’ex prosindaco Elisabetta Iacomelli ha annunciato nei mesi scorsi i primi rilievi tecnici predisposti dal Comune e relativi ai lavori che dovrebbero iniziare in giugno e durare circa due mesi. Ad opera terminata, presumibilmente quindi in settembre, l’amministrazione dovrà stilare un nuovo bando per la gestione della piscina. Nella speranza di tutti che il paese torni a riavere presto una struttura di richiamo che è stata finora un vanto per il territorio.

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