LA NAZIONE
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto
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2013-05-08
Sanità
Tra dubbi e polemiche partono le prime L’Asl: «Nessun ridimensionamento degli ospedali», ma i cittadini temono
AL VIA anche in provincia di Grosseto l’attivazione delle Case della salute. Le prime quattro apriranno a Massa Marittima, Orbetello, Pitigliano e Castel del Piano all’interno delle strutture ospedalieri esistenti «che, è importante sottolinearlo, non subiranno alcun ridimensionamento — spiega la direzione aziendale della Asl 9 — anzi le funzioni degli ospedali saranno integrate da quelle delle Case della salute, nella gestione delle cronicità e in tutti quei servizi che possono essere erogati a livello ambulatoriale. L’obiettivo, infatti, è quello di rafforzare l’assistenza sanitaria territoriale, mettendo a disposizione dei cittadini-utenti un servizio ancora migliore, che qualifica ulteriormente il ruolo del medico di famiglia e dei professionisti che hanno fin qui svolto la funzione di guardia medica».
IN UN SECONDO momento, come stabilisce la delibera della giunta regionale, che ha stanziato per l’avvio di questo progetto 800 mila euro alla Asl 9, ne saranno attivate altre 5, in un tempo che in questo momento è difficile determinare. «Si tratta, infatti, di un percorso lungo — affermano dalla direzione Asl — da effettuare in accordo con i medici di famiglia e le istituzioni territoriali». Le prossime saranno attivate a Grosseto (presumibilmente una all’ospedale Misericordia e una a Villa Pizzetti), una a Follonica, una a Gavorrano e una a Manciano. Nella Casa della salute presterà servizio un team multidisciplinare formato da medici di famiglia, specialisti, infermieri, operatori dei servizi sociali e personale amministrativo.
Saranno aperte 7 giorni su 7, per 12 ore al giorno: dalle 8 alle 20.
«La Casa della salute sarà allestita all’interno dell’ospedale di Orbetello — spiega il sindaco, Monica Paffetti, presidente dell’articolazione di zona — e farà il suo percorso, che è differente da quello dell’ospedale. Al suo interno visiteranno i medici di famiglia, che continueranno ad avere i loro ambulatori periferici ma che lavoreranno a turno anche all’interno di questa nuova struttura.
Questo non comporterà alcuna riduzione per l’ospedale di Orbetello, che non può essere messo in discussione».
NON PUÒ, certo, eppure il San Giovanni in discussione ci si è trovato più di una volta, da quando appena dieci anni fa è stato inaugurato. Prima il taglio del reparto nascita nel 2007, poi lo spostamento di alcuni medici verso Grosseto, poi il laboratori analisi, poi la riduzione a 12 ore della pediatria. E poiché da sempre quando si scrive «riorganizzazione» si legge «tagli», nel centro lagunare c’è chi tiene le antenne dritte. «Troppa attenzione rivolta all’autostrada e altre questioni passano quasi in sordina — afferma Matteo Mittica, avvocato — come avvenuto per il tribunale che da settembre non ci sarà più, togliendo ai cittadini un servizio importante. Sulla sanità l’attenzione è sempre alta perché rappresenta una tutela che non può subire ulteriori riduzioni. A volte non sembra nemmeno di stare in Toscana». «L’ospedale di Orbetello ha un’importanza vitale sia per la sanità lagunare sia per tutta la zona sud — afferma Gabriele Carotti, presidente di Legalmente — e quindi deve essere chiaro che qui di tagli non possono esserne fatti. Devono essere tagliati gli sprechi, non i servizi. Abbiamo già sopportato riduzioni al nostro ospedale, vediamo di non perderne altri pezzi».
R.B.