IL TIRRENO

Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto

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2013-05-08

Sanità

 

Anche in Maremma le Case della Salute Saranno nove. A chi teme “smantellamenti” degli ospedali l’Asl replica: «È il contrario»

 

 

GROSSETO Dopo l’ok della Regione Toscana, arrivano anche in Maremma le Case della Salute: «Il punto di riferimento per il cittadino per l’accesso all’assistenza sanitaria sul territorio», come le definisce il presidente Enrico Rossi nel suo sito; in pratica, un unico edificio in cui è in servizio un team multidisciplinare formato da medici di famiglia, specialisti, infermieri, operatori dei servizi sociali e personale amministrativo. Sono nove le strutture che nasceranno nel grossetano e le prime quattro troveranno posto (entro un anno) all’interno degli ospedali di Massa Marittima, Orbetello, Pitigliano e Castel del Piano. Presìdi che «non subiranno alcun ridimensionamento» assicura l’Asl 9. Ma non tutti sono così ottimisti. «Noi vogliamo un ospedale, non un poliambulatorio con ampi orari di apertura» dice il movimento civico d’opposizione Massa Comune dalla Città del Balestro. Risale a pochi giorni fa il via libera della giunta regionale allo stanziamento di 8 milioni di euro necessari per far ingranare il progetto e realizzare 54 Case della Salute in tutta la Toscana. Di questi, 800mila sono destinati a finanziare le prime quattro in Maremma. Con il tempo saranno poi realizzate anche due Case della Salute a Grosseto (una all’ospedale Misericordia e una a Villa Pizzetti), una a Follonica, una a Gavorrano, una a Manciano. L’obiettivo è quello di dare a queste comunità un punto di riferimento in tema di sanità, con squadre di specialisti di vario genere, disponibile sette giorni su sette per dodici ore al giorno (dalle 8 alle 20). Una sorta di ambulatorio del medico di famiglia “allargato”, in cui i cittadini troveranno più servizi (rispetto a quelli normalmente erogati negli ambulatori dei medici di famiglia), per un lasso di tempo molto più ampio del precedente. Come detto, le prime quattro troveranno posto nei piccoli ospedali già esistenti. E visto che da mesi si parla di tagli alla sanità e che le polemiche a riguardo in difesa dei presidi sono andate crescendo, l’Asl 9 vuole da subito mettere le cose in chiaro. Questi ospedali «non subiranno alcun ridimensionamento _ spiega la direzione aziendale _ Anzi le funzioni degli ospedali saranno integrate da quelle delle Case della Salute, nella gestione delle cronicità e in tutti quei servizi che possono essere erogati a livello ambulatoriale. L’obiettivo, infatti, è quello di rafforzare l’assistenza sanitaria territoriale, mettendo a disposizione dei cittadini-utenti un servizio ancora migliore, che qualifica ulteriormente il ruolo del medico di famiglia e dei professionisti che hanno fin qui svolto la funzione di guardia medica». Parole che non tranquillizzano affatto i difensori dei piccoli ospedali. A Massa Marittima infatti, non appena appresa la notizia del via libera alle Case della Salute anche nel presidio cittadino, la lista civica Massa Comune ha alzato gli scudi. «Nella migliore delle ipotesi il Sant’Andrea diventerà un poliambulatorio», scrive il movimento sul suo sito web. «Centinaia di migliaia di euro spesi per mandare fumo negli occhi alla cittadinanza, magari nella consapevolezza di essere, almeno in parte, a buttarli via». Una critica pesante che non risparmia neanche l’amministrazione massetana. «Che cosa hanno fatto i nostri amministratori per scongiurare quanto sapevano da un pezzo che sarebbe accaduto? Niente di niente». Alfredo Faetti

 

*************

Queste dichiarazioni sembrano ridimensionare il problema, ma il comunicato stampa diffuso dalla Regione Toscana poco dopo l’approvazione della delibera (che potete leggere qui) afferma espressamente :<< in 9 interventi sul totale dei 54, si tratta di riconversione e riorganizzazione di strutture ospedaliere, tra cui piccoli ospedali: Barga/Castelnuovo Garfagnana, San Marcello, Volterra, Portoferraio, Abbadia San SalvatoreMassa Marittima, Orbetello, Pitigliano, Castel del Piano. >>

Dunque, a chi dobbiamo credere?

Gennaro Orizzonte

3 Commenti a “Le Case della Salute Saranno nove. A chi teme “smantellamenti” degli ospedali l’Asl replica: «È il contrario»”

  • Oscar De Paoli says:

    Proprio qui sta il problema .

    Grazie Gennaro per l’assist.

    Il cittadino non sa ha chi  dare ascolto.

    Dopo l’esperienza delle Società della Salute, naufragate per l’incapacità manageriale, qualsiasi progetto e ben accolto, ma è l’organizzazione che manca e , soprattutto, fanno paura le ingerenze per facilitare cordate imprenditoriali che vedono solo nel profitto il proprio fine.

  • Oscar De Paoli says:

    CASA:

    DEFINIZIONE :

    Per casa si intende una qualunque struttura utilizzata dall’uomo come riparo dagli agenti atmosferici e come luogo nel quale svolgere le azioni fondamentali per la vita quali dormire e mangiare. Essa generalmente ospita uno o più nuclei famigliari e talvolta anche animali. Nella storia è stato il primo elemento fabbricato dall’uomo che è andato ad incidere fortemente sull’ambiente naturale.

  • Oscar De Paoli says:

    SALUTE:

    DEFINIZIONE.

    La salute, definita nella Costituzione dell’OMS, come “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”, viene considerata un diritto e come tale si pone alla base di tutti gli altri diritti fondamentali che spettano alle persone. Questo principio assegna agli Stati e alle loro articolazioni compiti che vanno ben al di là della semplice gestione di un sistema sanitario. Essi dovrebbero farsi carico di individuare e cercare, tramite opportune alleanze, di modificare quei fattori che influiscono negativamente sulla salute collettiva, promuovendo al contempo quelli favorevoli.

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