IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto
2013-05-07
ARSENICO ALL’EX AGRARIA Dati diffusi alla città «Ma nessuno li ha visti»
La polemica della lista civica Massa Comune sulle analisi effettuate da Asl e Arpat sui campioni di calcinacci che sono stati presi dal cantiere edile
MASSA MARITTIMA La vicenda arsenico nei magazzini dell’ex Agraria di Massa Marittima non vede la fine. Da una parte infatti l’amministrazione ha commissionato delle verifiche sui calcinacci, dai cui è emerso che i valori sono sotto la soglia della pericolosità per la salute umana, stando a quanto detto durante una conferenza stampa. Dall’altra però, questi risultati Massa Comune, il movimento civico che per primo ha sollevato il caso, non li ha mai visti. E dato che il sindaco Lidia Bai ha risposto picche alla richiesta di poter avere questi documenti in mano, la civica ha deciso di intraprendere una via istituzionale, presentando una esplicita richiesta di accesso agli atti, procedura per cui qualsiasi cittadino può accedere ai documenti di un’amministrazione. Sono passati diversi mesi da quando Massa Comune ha pubblicato sul suo sito web i risultati delle analisi da lei commissionate su alcuni campioni di calcinacci, frutto della demolizione dei magazzini dell’ex Agraria. E i dati finiti su Internet preoccuparono e non poco la comunità massetana, visto che si parlava di livelli superiori sia per quanto riguarda il rame sia per l’arsenico. Passato qualche giorno, anche l’amministrazione ha dato il via a delle analisi (incaricando Provincia, Arpat e Asl), in modo da vederci chiaro. Il risultato è stato un quadro completamente diverso, in cui i valori «non davano preoccupazione circa la salute umana». Concetto questo espresso durante una conferenza stampa indetta dalla giunta, in cui è stato data notizia dell’esito delle analisi. La civica d’opposizione però non ne è mai entrata in possesso e oggi ha deciso di intraprendere le vie istituzionali, richiedendo anche «copia della relazione stilata da Provincia di Grosseto, Arpat e Asl, ovvero delle “analisi effettuate da Arpat, Asl e Provincia” o comunque di un qualsiasi atto, documento o comunicazione che rappresenti la “base documentale” sulle quale ha effettuato le dichiarazioni del 10 aprile 2013». Nella sua richiesta, poi, Massa Comune sottolinea un aspetto. «È superfluo, ma doveroso, ricordare che l’accesso eseguito ai sensi del precetto normativo impone di fornire la documentazione entro il termine massimo di 30 giorni, computati a partire dalla ricezione della presente». La richiesta presentata, quindi, è chiara: se i dati presentati in conferenza stampa sono quelli, Massa Comune vuole vederli con i propri occhi. (a.f.)