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CON QUALCHE MINIMA RISERVA, IL TAR DELLA TOSCANA HA ACCOLTO PRESSOCHE’ INTERAMENTE IL RICORSO PRESENTATO DALLA SOCIETA’ “PORTA AL SALNITRO” PER LA CONDANNA DEL COMUNE DI MASSA MARITTIMA AL RISARCIMENTO DEL DANNO DA INADEMPIMENTO DELLA CONVENZIONE E PER IL COMPORTAMENTO CONTRARIO AGLI OBBLIGHI DI LEGGE.  LA SOCIETA’ “PORTA AL SALNITRO” HA QUANTIFICATO TALE DANNO IN CINQUE MILIONI E MEZZO DI EURO.

 

CON UNA MOZIONE DEL 31.01.2011, LA LISTA CIVICA “MASSA COMUNE”, DOPO AVERNE VERIFICATO I PRESUPPOSTI, AVEVA INVITATO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE A COSTITUIRSI IN GIUDIZIO DI FRONTE AL TAR DELLA TOSCANA PROPRIO PER CHIEDERE LA NULLITA’ DI QUELLA CONVENZIONE PROCEDENDO ANCHE ALLA REDAZIONE DI UN NUOVO ATTO CHE, SE NON SOTTOSCRITTO DALLA CONTROPARTE, AVREBBE CONSENTITO AL COMUNE DI IMPORRE UNILATERALMENTE E AUTORITARIAMENTE LA MODIFICA E/O LA RESCISSIONE DELLA CONVENZIONE IN ESSERE.

 

IN TAL MODO, SE LA CONVENZIONE FOSSE STATA DICHIARATA NULLA O FOSSE STATO POSSIBILE RECEDERE DA ESSA, IL COMUNE DI MASSA MARITTIMA AVREBBE POTUTO SCONGIURARE IL PERICOLO DI DOVER FAR FRONTE AL RISARCIMENTO MILIONARIO A CUI E’ STATO CONDANNATO.

 

 

LA DOMANDA SORGE SPONTANEA

 

PERCHE’ NON SI E’ VOLUTO NEPPURE TENTARE LA STRADA PROPOSTA DALLA LISTA CIVICA? (rileggi le dichiarazioni della Bai cliccando qui)

 

NON VALEVA ALMENO LA PENA DI PROVARE, VISTO IL RISCHIO CHE SI STAVA CORRENDO? (rileggi un’importante delibera cliccando qui)

 

ED ORA, IN RELAZIONE A QUANTO SOPRA, POTRANNO ESSERE RICONOSCIUTE PRECISE RESPONSABILITA’ ANCHE AL SINDACO E AI CONSIGLIERI CHE NON APPROVARONO LA MOZIONE PRESENTATA DALLA LISTA CIVICA A TUTELA DEGLI INTERESSI PUBBLICI?

 

 

MOZIONEEclicca per leggere 

 

 

 

 

4 Commenti a “LA DOMANDA SORGE SPONTANEA”

  • gabriele galeotti says:
    .
    Accogliere la nostra richiesta avrebbe voluto dire riconoscere, in primis, la responsabilità dell’allora Sindaco ed oggi Onorevole LUCA SANI.
    .
    Quindi, dal loro punto di vista, molto meglio far cadere ogni responsabilità sul Comune e sui Massetani.
    .
  • Oscar De Paoli says:

    .

    Interessanti le dichiarazioni del Sindaco Bai del febbraio 2011 che potete leggere nel link, in cui afferma :
    .
    «IO COME sindaco ho il dovere di tutelare al massimo l’ente di fronte a qualunque atto senza trascinarlo in ulteriori conseguenze legali»
    .
    Peccato che ora, oltre al risarcimento milionario, voglia affrontare il ricorso al consiglio di stato, aggiungendo altre spese legali al danno, sapendo benissimo che gli spazi per un capovolgimento della sentenza sono nulli.
    .
    E come dimenticare questo
    https://www.massacomune.it/2011/02/25/una-delibera-alquanto-strana/
  • strict look says:

    Tutto ciò è grottesco e tristemente vero.Leggendo a posteriori le dichiarazioni della Bai, ci si rende conto di quanto sia ipocrita la politica dalle nostre parti.

  • Roberto Ovi says:

    La Sentenza del TAR sembra chiara e non credo lasci spazi ad equivoci.
    Il Comune di Massa Marittima deve formalizzare alla controparte Immobiliare Porta al Salnitro, entro 90 giorni, prendendo atto dei contenuti dalla stessa Sentenza, una proposta per la risoluzione delle controversie tra loro intercorse nella realizzazione del progetto di riqualificazione dell’area di accesso al complesso monumentale di San Cerbone.
    In relazione a quanto sopra, il Comune può fare una proposta motivata e ragionevole che può essere ritenuta insufficiente dalla società Immobiliare Porta al Salnitro. In tal caso è giusto che il Comune possa fare ricorso.
    Oppure, al contrario, il Comune può fare una proposta irragionevole ed immotivata alla controparte, la quale può a sua volta valutare un eventuale ricorso. Non credo che il Comune voglia correre un simile rischio.
    Ritengo che siano due semplici ipotesi di studio. Il Comune di Massa Marittima, assistito da due ottimi legali, non potrà non tener conto di quanto stabilito nella Sentenza e presenterà, ne sono certo, una proposta mediamente credibile alla controparte che, ne sono altrettanto certo, non mancherà di accoglierlo, manifestando la propria buona volontà.
    L’accordo mi pare pressochè certo, e sarà certamente di importo inferiore ai 5 milioni di Euro.
    Una volta sarà raggiunto l’accordo, questo sarà formalizzato, come successo per la vicenda del carcere, da un atto ufficiale, verosimilmente una scrittura privata, con la possibile rateizzazione in 3 anni, il massimo consentito dalla legge, per il pagamento completo.
    Un eventuale ricorso al Consiglio di Stato mi pare quindi un’ipotesi assai remota, che dovrebbe essere adeguatamente motivata, per non incorrere il rischio di promuovere una lite temeraria, con l’insorgenza di possibili ulteriori aggravanti in sede contabile.

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