27 Aprile 2013 | 
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Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto
2013-04-27
PANORAMA POLITICO
Ex Molendi, ora l’ex sindaco Sani rischia di dover risarcire il Comune
«NON CAPISCO come un luogo straordinario come la Maremma possa pensare di mortificare le proprie risorse. Uno dei mezzi per farlo era il progetto di scavare sotto la piazza di Massa Marittima per farne un garage sotterraneo». Queste le dichiarazioni rese alla stampa nel maggio del 2004 da Vittorio Sgarbi, allora candidato presidente della Provincia di Grosseto per la Lista Pri, Liberal Sgarbi. In quell’occasione pochi fecero caso a quelle dichiarazioni che oggi — dopo la recente sentenza del Tar della Toscana, che ha censurato il Comune per il progetto di riqualificazione dell’area ex Molendi — suonano assai amare per gli esponenti del Pri massetano. In particolare per il consigliere di opposizione Umberto Marrami, che nel 1998 aveva invece dato il proprio parere favorevole, insieme ad altri consiglieri della maggioranza di centro sinistra, al progetto di massima dell’intervento, elaborato dall’architetto Cecchetto, alla variante al Piano regolatore generale e alla convenzione con l’impresa Fratelli Molendi, dalla quale potrebbero adesso scaturire onerosi risarcimenti da corrispondere alla società Immobiliare Porta al Salnitro, ad essa subentrata.La trasmissione della sentenza alla magistratura contabile fiorentina, da parte del collegio giudicante del Tar, per la valutazione di «possibili profili di responsabilità amministrativa per danno arrecato alla pubblica amministrazione», mette inoltre a rischio l’ex sindaco LUCA SANI, ora parlamentare del Pd, 8 consiglieri di maggioranza (Bargelli, Corriero, Iaciofano, Niccolaini, Rapezzi, Romiti, Soldatini, Tarabella) e appunto uno di opposizione (Marrami), e verosimilmente alcuni organi amministrativi, dal dover far fronte a ingenti richieste di risarcimento a ristoro dei danni causati al Comune, di pari importo a quello che dovrà essere concordato tra l’ente locale e l’Immobiliare Porta al Salnitro, per la possibile errata valutazione del rapporto costi/benefici nella realizzazione dell’opera e, come si legge nella sentenza del Tar, per eventuali responsabilità derivanti da «condotta gravemente negligente nella gestione del rapporto contrattuale».
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Stamattina in Piazza ho avuto modo di sentire alcuni commenti sull’articolo. Alcuni riferivano dell’amarezza manifestata delle persone chiamate in causa, che non hanno certo ricevuto buona pubblicità.
Per quanto poco possa contare, hanno tutta la mia solidarietà.
Qualche tempo fa (mi sembra due o tre settimane fa), sempre di sabato, sulla cronaca locale di un quotidiano, è stata abbondantemente descritta, con grande evidenza anche sulla “civetta”, una vicenda giudiziaria coinvolge lo scrivente, Gabriele Galeotti ed Oscar De Paoli, concernente un ipotetico caso di diffamazione commesso nei confronti di una persona, descritto con grande dovizia di particolari, che lunedì prossimo dovrebbe veder celebrare il proprio primo atto in Tribunale.
La cosa ci ha molto amareggiato. Per questo comprendo il loro giusto disappunto