IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto 
2013-04-25
di Alfredo Faetti
 
 
 

PANORAMA POLITICO

 

 

Area ex Molendi per il Comune sarà una stangata – Si lavora a quantificare il danno dopo la sentenza del Tar Intanto si procede per il ricorso al Consiglio di Stato

 

MASSA MARITTIMA Il Tar ha dato una bella mole di lavoro a diversi uffici, sia in Comune a Massa Marittima sia negli studi legali. C’è da confrontare dati, fare previsioni, spulciare particella per particella tutta quell’area compresa intorno al Duomo di San Cerbone. Una mole di lavoro che deve portare a una cifra più o meno precisa, che dovrà poi essere proposta alla società Immobiliare Porta al Salnitro srl entro novanta giorni. Il tribunale fiorentino infatti non ha stabilito alcuna cifra come risarcimento danni sulla vicenda ex Molendi, solo parametri su cui lavorare. I professionisti sono all’opera in questo senso ma il lavoro è tanto e un numero preciso ancora non c’è. Ma in questi giorni post-sentenza, al contrario qualcosa di sicuro c’è: «ricorreremo alla Consiglio di Stato» dice il sindaco Lidia Bai, confermando quanto già annunciando dai suoi avvocati. «La sentenza lascia perplessità sotto diversi aspetti e di fatto non cancella le problematiche sollevate» continua il primo cittadino. Ma se l’appello in secondo grado era prevedibile e già annunciato a caldo, quello che ora resta da capire è qual’è il reale importo dei danni che il Comune è stato condannato a pagare. Sono meno di cinque milioni, di sicuro. Questa era la cifra richiesta dalla società nel suo ricorso, ma visto che alcune voci sono state accolte solo in parte (altre addirittura totalmente respinte) la stima scende notevolmente. D’altro canto, però, non saranno noccioline. Gli studi legali di Duccio Maria Traina e di Luciano Giorgi (difensori dell’amministrazione) sono a lavoro per trasformare in numeri quei parametri dati dal tribunale amministrativo nel suo dispositivo. Un lavoro che in realtà nessuno aveva messo in conto di dover fare. La sentenza infatti ha spiazzato tanto gli avvocati quanto l’amministrazione. «È un po’ strana come sentenza» dice Bai, che invece si aspettava un classico pronunciamento positivo o negativo. «La sentenza non è di facile interpretazione» dice il sindaco, in attesa di un resoconto dei suoi avvocati. «Noi abbiamo novanta giorni di tempo prima di presentare una cifra all’Immobiliare Porta al Salnitro: tempo un po’ ce n’è, ma il lavoro da fare è tanto». C’è da calcolare l’offerta da fare al privato nel giro dei prossimi tre mesi: questa la mission. Sempre però tenendo occhio sul bilancio, che solo di recente era riuscito a liberarsi di un altro debito, quello del Pizzarotti. In quel caso l’amministrazione ha dovuto sborsare nel corso degli anni oltre un milione di euro. Anni di sacrifici per l’ente, visto anche i tempi che corrono, tra tagli statali e alienazioni che non vanno in porto. Certo, c’è ancora il secondo round da giocare, quello al Consiglio di Stato, ma intanto in municipio si inizia a pensare alla possibilità di un altro fardello finanziario da portarsi dietro. 

 

 

 

 

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