Sostituite alcune misure cautelari
GROSSETO – Il Gip di Grosseto ha disposto la sostituzione di alcune misure cautelari applicate agli indagati nell’inchiesta di Sorano, mentre per alcuni di loro ha mantenuto le misure originariamente eseguite, rigettando le istanze difensive che per tutti erano di revoca di ogni misura. “Per tutti gli indagati – spiega il procuratore Francesco Verusio – il Gip, all’esito degli interrogatori di garanzia, ha ritenuto permanente il grave quadro indiziario a loro carico”. Per la funzionaria comunale Simona Boncori (agli arresti domiciliari) è stato applicato il divieto di dimora a Sorano, agli imprenditori viterbesi Andrea Gioacchini e Marco Filoni (agli arresti domiciliari) è stata applicata la misura temporanea di divieto di attività di impresa, agli architetti Andrea Pistolesi e Luca Perin (anche loro agli arresti domiciliari) è stata applicata la misura di divieto di dimora a Sorano. Respinte le richieste avanzate dai legali degli imprenditori Andrea Gioacchini di Viterbo, Giovanni e Giuseppe Garibaldi Bitonte. Gli altri indagati, tra cui il sindaco Pierandrea Vanni che nel corso dell’interrogatorio aveva fornito una dichiarazione spontanea, non hanno avanzato richieste. Si tratta dei membri della commissione Luigi Cannucciari e Stefano Canistri e dell’imprenditore Roberto Bramerini. “La sostituzione di alcune delle misure con altre più lievi – spiega il procuratore Verusio – è stata motivata dal venir meno del solo pericolo di inquinamento delle prove all’esito delle acquisizioni d’indagine, mentre è stata ritenuta permanente l’esigenza cautelare per tutti gli indagati con riguardo al pericolo di reiterazione di reati della stessa specie di quelli per i quali si sta procedendo. Dunque – conclude il Verusio – non può che osservarsi con soddisfazione come il quadro accusatorio sia stato nuovamente confermato dal Gip”. La procura della Repubblica sta proseguendo nell’attività di indagine e conta di esaurire il filone degli appalti del Comune di Sorano in tempi rapidi. Anche perché nel frattempo è stato aperto un altro filone di indagine: quello del Comune di Arcidosso, che ha portato adue avvisi di garanzia: il sindaco e un funzionario. Il terremoto giudiziario a Sorano ha portato alle dimissioni del sindaco Vanni al quale è stata espressa la solidarietà da più parti, a cominciare da Andrea Urso, avversario alle amministrative del 2004 e capogruppo dell’opposizione fino al 2009: “Il quadro che tutti hanno letto sui giornali non corrisponde assolutamente al Vanni che ho conosciuto: una bravissima persona e un bravissimo sindaco”.