IL TIRRENO
25 Febbraio 2011

 

L’architetto dei veleni a giudizio per diffamazione querelato da un collega

 

Nel 2008, sul suo sito web palazzodellabbondanza.it Galeotti aveva criticato la scelta di un professionista.

 
 
 
MASSA MARITTIMA – Finiscono in Tribunale i “veleni” che nel 2008 correvano sul web a proposito di un incarico affidato l’anno precedente a un architetto follonichese dal Comune di Massa Marittima. Veleni messi sotto forma di articolo e pubblicati all’epoca su www.palazzodellabbondanza.it, un sito che bacchettava (e lo fa ancora) molte (se non tutte) le scelte amministrative. Parole che hanno finito per mettere nei guai con la giustizia il suo estensore, l’architetto Gabriele Galeotti, 47 anni, massetano, che giovedì della prossima settimana dovrà comparire in aula per rispondere di diffamazione aggravata.  Lo hanno denunciato, nel gennaio 2009, l’architetto Andrea Pistolesi, di Follonica, e il presidente dell’Ordine provinciale, Pietro Pettini, che si sono ritenuti offesi dalle dichiarazioni diffuse attraverso internet. Pettini è coinvolto in quanto componente del collegio che dette il via libera alla scelta di Pistolesi.  Cosa aveva scritto Galeotti? Oltre ad apostrofare Pistolesi con un nomignolo, aveva sollevato parecchi dubbi sulla scelta. Aveva criticato il fatto che l’avviso fosse pubblicato all’albo comunale in un periodo di ferie (dal 13 al 29 agosto) e aveva scritto che il Comune non aveva informato l’Ordine degli architetti dell’esistenza della selezione, da lui definita come avvenuta «di soppiatto». Aveva avuto da ridire sul compenso e sull’indennità. Aveva avanzato più di una perplessità sull’attività della commissione incaricata della scelta per l’ufficio del piano e l’ufficio del vincolo idrogeologico. Si era lamentato che Massa Marittima si fosse affidata a un «buzzoverde» follonichese. Aveva sottolineato che il professionista in questione era consigliere dell’Ordine. Aveva tirato in ballo la tessera di partito. Pistolesi, anche se non nominato mai per esteso, si era sentito facilmente riconoscibile. E diffamato, come se quel posto di lavoro non fosse frutto di una selezione realmente avvenuta, come se non fosse stato assegnato regolarmente ma attraverso «un concorso per così dire addomesticato e pilotato, diretto unicamente a favorirmi a discapito di altri e per fini non istituzionali ma partitici e subordinati ai potenti», si era lamentato nella querela. Perché i colleghi che erano stati ammessi alla selezione (verbale del 15 ottobre 2007) erano sei, ha specificato, e le operazioni erano avvenute pubblicamente nella sala giunta del municipio di Massa Marittima. «E io non ho tessere di partito», ha aggiunto Pistolesi.  Letta la querela e i relaviti allegati, il sostituto procuratore Maria Navarro vi ha ravvisato gli estremi per la citazione a giudizio per diffamazione, con l’attribuzione di un fatto determinato. L’architetto e il presidente dell’Ordine si sono affidati all’avvocato Roberto Santi Laurini, mediante il quale si costituiranno parte civile nel giudizio. Galeotti, invece, si è rivolto all’avvocato Carlo Alberto Nencini, di Siena, dal quale sarà assistito di fronte al giudice Giovanni Puliatti.
 
 
 
 
 
 
IL TIRRENO
06 Marzo 2011
 

Offese on-line, l’architetto patteggia

 

Sul suo sito aveva denunciato irregolarità negli incarichi del Comune. Dovrà pagare 500 euro e altri 800 per le spese della parte civile.

 
 
 
MASSA MARITTIMA – Alla fine ha deciso di patteggiare. Niente discussione in aula per difendersi dalle accuse di diffamazione tramite web. Gabriele Galeotti, 47 anni, architetto massetano, proprietario del sito “palazzodellabbondanza” su cui nel 2008 erano comparse considerazioni ritenute offensive da due suoi colleghi, ha concordato con il pm onorario Bartalini una multa da 500 euro. Una pena ritenuta congrua dal giudice Puliatti, che ha condannato Galeotti a pagare le spese di costituzione di parte civile (800 euro) sostenute dal presidente dell’Ordine degli architetti, Pietro Pettini, e dall’architetto Andrea Pistolesi, che si erano affidati all’avvocato Roberto Santi Laurini. «Ora comincia il bello» si intitolava l’articolo. E conteneva la ricostruzione dell’affidamento a Pistolesi di un incarico da parte del Comune, previo giudizio della commissione presieduta da Pettini. Galeotti conduce anche attraverso il sito, come anche attraverso l’impegno nella lista Massa Comune, una campagna contro presunti abusi e irregolarità. E tali erano stati da lui ravvisati nella scelta di Pistolesi per l’ufficio del piano e quello del vincolo idrogeologico. Avvenuta «di soppiatto», aveva scritto l’architetto, con avviso pubblicato durante le ferie di agosto. Apostrofato Pistolesi con un nomignolo, aveva anche sollevato perplessità sull’attività della commissione. E si era lamentato che Massa Marittima si fosse affidata a un «buzzoverde» follonichese. Venuto a conoscenza del contenuto del sito, Pistolesi aveva sporto querela, così come Pettini. Difesa Federica Occhioni di Siena.
 
 
 
 
 
 
da “LA NAZIONE” del 05 Aprile 2013
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IL TIRRENO

2013-04-05

 

Sorano si sveglia in un ciclone Indagato anche il sindaco. Vicende del 2010 e del 2012: misure per funzionari, architetti e imprenditori

 

SORANO – Sette di mattina, arriva la guardia di finanza. E arriva in quattro regioni, con due ordinanze contenenti dodici misure cautelari, per un totale di 13 indagati. L’epicentro è il Comune di Sorano ma le fiamme gialle arrivano fino a Matera. Turbativa d’asta l’ipotesi di reato che il pm Stefano Pizza contesta al sindaco di Sorano, Pierandrea Vanni, alla responsabile dei servizi tecnici e urbanistici Simona Boncori, ai funzionari comunali Luigino Cannucciari e Stefano Canistri, agli architetti Luca Perin e Andrea PISTOLESI (Boncori, Cannucciari, PISTOLESI e Perin anche per falso ideologico). Il gip Valeria Montesarchio ha accolto le richieste del pm e ha posto ai domiciliari Boncori, PISTOLESI e Perin; Vanni ha un divieto di dimora a Sorano.

 

Due i filoni. Uno è quello relativo all’incarico professionale per la redazione del REGOLAMENTO URBANISTICO del Comune di Sorano, per un importo totale di 124 mila euro, aggiudicato (procedura di cottimo fiduciario) nel luglio 2012 al Raggruppamento temporaneo tra professionisti di cui PISTOLESI è capogruppo mandatario e Perin professionista mandante: ribasso d’asta del 20% per 79mila euro. Il ragionier Cannucciari (responsabile finanziario e personale) e il geometra Canistri (responsabile procedimenti urbanistici ed edilizia privata) avrebbero partecipato ai lavori della commissione giudicatrice presieduta da Boncori senza avere i requisiti di esperto (per loro il pm ha chiesto la sospensione dall’ufficio). Una commissione ad hoc che avrebbe agito arbitrariamente, con anticipazione del contenuto dell’offerta. Tutto sarebbe stato pre-costituito (molto prima che fosse bandita la procedura di gara) e aggiustamenti in corso d’opera avrebbero consentito il perfezionamento in favore di PISTOLESI-Perin.

 
 
 
 
 
 

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