Oggi l’interrogatorio di garanzia
GROSSETO Inizieranno oggi alle 9.30, nel tribunale di Grosseto, gli interrogatori di garanzia per tutte le persone coinvolte nell’inchiesta della Procura di Grosseto e che, di fatto, ha portato alle dimissioni del sindaco PierandreaVanni. Oggi, dunque, insieme ai loro rispettivi legali, sono attesi in tribunale Pierandrea Vanni, sindaco di Sorano (disposto il divieto di dimora); Simona Boncori (responsabile servizi tecnici del comune) agli arresti domiciliari; Andrea Pistolesi e Luca Perin (si sono aggiudicati l’incarico – secondo la Procura grazie a una commissione non composta da esperti che avrebbe avvantaggiato i due professionisti – per il regolamento urbanistico); Luigino Cannucciari e Stefano Canistri (funzionari comunali per i quali è stata chiesta la sospensione dal servizio); Andrea Gioacchini e Marco Filoni (titolari della Gmg di Acquapendente, la società che ha vinto l’asta per l’ampliamento dell’area produttiva); Roberto Bramerini (titolare di una ditta di Arcidosso), Antonio Gioacchini e Giovanni e Giuseppe Garibaldi (titolari di una ditta di Matera) per i quali è stato chiesto il provvedimento di sospensione dell’esercizio di impresa. Quattro giorni fa il blitz che ha portato cinque persone agli arresti domiciliari. Le consulenze a due professionisti per la redazione di piani tecnici per il Comune di Sorano e la realizzazione di opere di urbanizzazione di una zona artigianale nello stesso territorio: San Quirico, sono le due situazioni nel mirino delle indagini di Procura e Guardia di finanza di Grosseto. Tra gli indagati due imprenditori del Viterbese, due dipendenti comunali e altri quattro imprenditori, più gli stessi due professionisti, entrambi di Grosseto, che hanno ricevuto incarichi. I reati ipotizzati sono di falso in atto pubblico e turbativa d’asta per gare (appalti e affidamenti diretti): questa seconda accusa sarebbe relativa alla realizzazione di opere pubbliche nella zona industriale per le quali, in base a un’ipotesi investigativa, alcune imprese sarebbero state favorite ricevendo gli incarichi necessari per eseguire i lavori richiesti. Secondo quanto si apprende, i due filoni dell’inchiesta – consulenze a professionisti e affidamento dei lavori – sarebbero distinti ma sono stati riuniti in questa stessa inchiesta poiché “riepilogati” in capo al capo dell’ufficio tecnico del Comune di Sorano. Nell’inchiesta sono stati raccolti documenti e intercettazioni telefoniche che avrebbero fornito precisi elementi di prova agli inquirenti. Sulla base di questi i pubblici ministeri Stefano Pizza e Salvatore Ferraro hanno chiesto e ottenuto dal gip 12 misure cautelari per altrettanti indagati. Le perquisizioni, svolte in Toscana, Umbria, Lazio e Basilicata, sono durate un’intera giornata.