CORRIERE DI MAREMMA
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto
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2013-04-05
PANORAMA POLITICO
Falso e turbativa d’asta, divieto di dimora per il sindaco di Sorano
SORANO Un nuovo terremoto giudiziario si abbatte sul Comune di Sorano. Nella mattina di ieri la Guardia di Finanza ha eseguito una serie di misure cautelari, cinque in tutto,ma le persone coinvolte sono dodici, per una vicenda legata ad abusi edilizi. Le ipotesi di reato sono turbativa d’asta e falso. Fra le persone colpite da misura cautelari c’è anche il sindaco Pierandrea Vanni (divieto di dimora), oltre a professionisti e tecnici. Nell’ambito dell’inchiesta, coordinata dalla procura di Grosseto, gli uomini della Finanza, un centinaio in tutto, hanno effettuato venti perquisizioni in Toscana, Umbria, Lazio e Basilicata a carico di tredici persone indagate a vario titolo, dodici delle quali raggiunte da misure cautelare. Per cinque di loro, il responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Sorano, due imprenditori delViterbese e due professionisti di Grosseto: Luca Perin e Andrea Pistolesi, il gip ha deciso gli arresti domiciliari. Oltre all’applicazione del divieto di dimora nel comune per il sindaco Pierandrea Vanni il giudice ha stabilito anche il divieto temporaneo di svolgere qualunque attività d’impresa nei confronti di quattro imprenditori coinvolti. Per due dipendenti dell’Amministrazione ai quali sono stati notificati gli avvisi di interrogatorio preventivo, il pm ha chiesto la sospensione dal pubblico ufficio. Alle indagini della Guardia di Finanza di Grosseto ha collaborato la polizia postale e il nucleo di polizia municipalepresso la Procura di Grosseto. Sull’intera vicendaregna ancora un grande silenzio e un po’ di mistero ma sembra che gli attuali provvedimenti partano da un caso scoppiato circa un anno fa,quando finì nel mirino della Procura il complesso ricettivo “Antiche terme di Sorano”. Nell’inchiesta del pm finì la società di FrancoCalvani (amministratore della società Terme di Sorano) e l’intero complesso termale situato pochi chilometri fuori Sorano in direzione Pitigliano. Anche in quell’occasione finirono nel vortice della Procura il sindaco soranese Pierandrea Vanni e un assessore, oltre a un paio di dipendenti comunali e alcuni professionisti del luogo. Pesanti furono le accuse di abusi edilizi e corruzione, vennero tirati in ballo dagli inquirenti ipotesi di scambi di mazzette e favori per ottenere permessi. La vicenda sembrava però sotto controllo e tutti in paese avevano la sensazione che la vicenda si sarebbe risolta in maniera positiva. Il sindaco e tutti gli indagati in quella occasione, avevano ricevuto sempre attestati di stima e fiducia. Adesso un nuovo terremoto giudiziario si è abbattuto sul comune di Sorano e la notizia odierna getta pesanti ombre sul futuro dell’amministrazione comunale. Se le due vicende siano strettamente collegate,subordinate o estranee una all’altra non è ancora del tutto chiaro; ma la misura cautelare emesse dalla Guardia di Finanza a carico del sindaco Pierandrea Vanni di divieto di dimora è cosa certa. Si presenta uno scenario aperto a più soluzioni sia dal punto di vista penale che da quello strettamente politico dove non sembra potersi escludere nulla, con il primo cittadino soranese che si è detto addolorato per la vicenda che lo riguarda.