IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto
2013-04-04
PANORAMA POLITICO
Lidia Bai alla guida dell’Unione Resterà in carica fino alla fine dell’anno prossimo per cambiare lo statuto
MASSA MARITTIMA Mancava ancora l’atto ufficiale, anche se già da subito dopo la tempesta si sapeva che la scelta sarebbe finita su di lei. In ogni caso, ora è arrivata anche la delibera: il sindaco Lidia Bai è il nuovo presidente dell’Unione dei Comuni delle Colline Metallifere. Una scelta già fatta a inizio 2013, quando tutti gli organi dell’ente che fu la Comunità Montana sono decaduti a causa di alcune modifiche necessarie (ma mai arrivate) allo statuto. Il problema ha riguardato il numero dei rappresentanti di maggioranza e opposizione tra i vari Comuni che ne fanno parte: secondo la legge regionale devono essere paritetici, ma Massa Marittima all’interno del consiglio ne aveva uno di troppo della maggioranza. Così tutti gli organi dell’Unione sono decaduti, anche se (sempre in base alla stessa normativa) sono stati ricostituiti automaticamente. Tant’è che l’ex presidente nonché sindaco di Montieri Marcello Giuntini ha spiegato da subito che «l’azione amministrativa non ha subito un solo attimo d’interruzione». Al suo posto, da subito, è entrata Bai in modo transitorio fino alla nomina ufficiale, che è avvenuta nei giorni scorsi. Legge regionale alla mano, infatti, i sindaci ruotano a turno alla presidenza dell’ente e visto che anche il primo cittadino di Monterotondo Marittimo, Alessandro Giannetti, ha dato il suo benestare il sindaco di Massa è rimasta alla guida dell’Unione. Bai resterà in carica fino alle fine del 2013. E tra i primi compiti, ci saranno proprio quelle modifiche chieste dalla normativa regionale da apportare allo statuto, anche se le procedure sono lunghe e puntigliose. «La procedura di modifica statutaria è più complessa rispetto a quella delle semplici deliberazioni consiliari – ha spiegato la stessa Bai dopo la tempesta di inizio 2013 – comporta l’approvazione dello statuto modificato nei tre consigli comunali e la pubblicazione dell’atto approvato per 30 giorni». (a.f.)