“Che fine hanno fatto i simpatizzanti locali del Sindaco di Firenze Matteo Renzi? Che risultati hanno ottenuto i loro propositi di cambiare il Partito Democratico e di ridurre, anche a livello locale, i costi della politica?”. La domanda sorge spontanea rivolta ai numerosi simpatizzanti massetani del Sindaco Renzi che, nel corso delle primarie interne dello scorso Novembre 2012, avevano aspramente criticato il PD locale, schierato a grande maggioranza con il Segretario Pierluigi Bersani e con il capo della sua segreteria regionale Luca Sani, ex Sindaco di Massa Marittima, definito “una casta arroccata, chiusa verso l’esterno che, pur avendo più volte cambiato nome, continua a non ascoltare i desideri ed i bisogni reali delle persone”.
Dopo lo stallo politico determinatosi nelle elezioni dello scorso Febbraio e le forti perdite di consenso verificatesi, anche a livello locale, i simpatizzanti massetani di Renzi, che avrebbero avuto ottime ragioni per pretendere un cambiamento della classe politica locale e della discutibile gestione amministrativa della giunta del Sindaco Lidia Bai, si sono chiusi in un inspiegabile silenzio che sembra sollevare seri dubbi sulla loro volontà di voler cambiare la situazione.
Sul risarcimento di 1 milione e 600 mila Euro ottenuto dalla Pizzarotti per la costruzione del carcere mandamentale, a cui potrebbe presto aggiungersi un nuovo ingente risarcimento i 5,5 milioni di Euro da corrispondere alla società Immobiliare Porta al Salnitro per la realizzazione del parcheggio di Piazzale Mazzini, sulla difficile situazione delle imprese e sull’impoverimento delle famiglie, anche a causa delle ingenti spese socio sanitarie da sostenere, specie per il pagamento della quota sociale delle rette per ospitare gli anziani negli istituti assistenziali, non c’è stato alcun intervento di critica alla maggioranza da parte dei cosiddetti renziani.
Eppure un loro autorevole esponente come il Dr. Filippini, membro del consiglio di amministrazione dell’A.S.P. “Istituto Falusi”, che si proponeva di impegnarsi per tagliare anche a livello locale i costi della politica, avrebbe l’opportunità di dare seguito alle proprie promesse, facendo propria la motivata richiesta di revoca dell’indennità di carica al Presidente dell’Istituto Falusi Roberto Schiavetti, avanzata dal nostro gruppo consiliare di opposizione, che consentirebbe di risparmiare circa 15 mila Euro annui, alla quale il Sindaco Lidia Bai non ha ancora risposto, costringendoci a valutare l’invio di un esposto segnalazione alla Procura Regione della Corte dei Conti.
Forse anche i renziani, preferiscono privilegiare l’attaccamento alla poltrona al tanto decantato ascolto dei desideri ed i bisogni reali delle persone.
Solo chiacchiere e distintivo, chiacchiere e distintivo