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Oggi ci sarà il “vaffa” definitivo dei grillini a Bersani, un muro che si alzerà in diretta streaming.

 

Ieri la Capogruppo alla Camera Roberta Lombardi ha detto: “Se Bersani si butta ai nostri piedi, decide di farsi da parte e dice che il Pd è d’accordo sui nostri 20 punti allora ci siamo”.

 

Un paradosso perchè Bersani non ha nessuna intenzione di inchiarsi ai grillini. 

 

 

 

Un Commento a “Il “vaffa” definitivo”

  • Roberto Ovi says:

    Bersani sta inseguendo il Movimento 5 Stelle perchè è preda delle contraddizioni esistenti nel proprio partito e finirà per rimanerne stritolato.
    Il Movimento 5 Stelle nasce come risposta di protesta al malgoverno ed all’inconcludenza dei partiti ed ha rubato voti sia al centro destra sia al centro sinistra. Mi pare ovvio che non possa fare intese politiche se non rinnegando se stesso oppure costringendo gli altri ad accettare in toto il proprio programma, racchiuso nei famosi 20 punti.
    Mi pare altrettanto ovvio che PD e PDL non possano accettare questa situazione. Se fossimo in un paese serio, come la Germania, a quest’ora PD e PDL si sarebbero già incontrati, concordando un programma di pochi e qualificanti punti, e di durata limitata (un paio di anni circa), volti all’approvazione di urgenti misure economiche, tagli alla spesa pubblica improduttiva, eliminazione delle Province e riduzione dei parlamentari, riforma della Legge elettorale, riduzione o eliminazione del finanziamento pubblico ai partiti che, come giustamente auspicato da Bersani, e quasi 60 anni fa dal Senatore a vita Don Luigi Sturzo, devono assumere personalità giuridica pubblica.
    In questa maniera, taglierebbero l’erba da sotto i piedi al Movimento 5 Stelle, recuperando credibilità di fronte alla pubblica opinione.
    Temo che questo non sarà possibile e che l’Unione Europea e la troyka finanziaria finirà, come in Grecia, per imporci le riforme “sotto dettatura”.
    Data l’infima qualità della nostra classe politica, credo sia la situazione migliore. E non ci vengano a dire, per favore, che il rigore finanziario mortifica la ripresa dell’economia. Quest’ultima nasce, a mio avviso, dalla eliminazione degli sprechi e da una riqualificazione della spesa pubblica. Solo partendo da questo, e da una vasta liberalizzazione dei servizi pubblici e degli ordini professionali, unita ad una graduale riduzione della tassazione, nel rispetto dei parametri di bilancio europei, si può ripartire.
    Quando qualche assessore afferma che non ci sono più soldi per sostenere le spese per erogare i servizi locali (educativi, socio sanitari ed altro), mi chiedo se questi abbiano qualche idea di quanto denaro spenda ogni anno il nostro Comune per sostenere le troppe controversie legali nelle quali si è trovato coinvolto.
    Un pò di autocritica non guasterebbe

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