IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto
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2013-03-17
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A giudizio per crudeltà su 800 tartarughe Un nuovo procedimento penale per l’ex direttore del Centro Carapax di Massa Marittima
MASSA MARITTIMA L’altro giorno era sotto processo per sottrazione di 15 tartarughe sottoposte a sequestro, con il processo che è stato rinviato al febbraio del prossimo anno. Martedì Donato Ballasina, ex direttore del Centro Carapax di Massa Marittima, dovrà rispondere di aver causato la morte di altri 18 esemplari e di averne seviziate altri 783, lasciandole senza cibo né acqua. La vicenda che si aprirà davanti al giudice Giovanni Muscogiuri risale al maggio 2010. Quattro le contestazioni che il sostituto procuratore Laura D’Amelio muove a Ballasina: due di crudeltà, cioè la morte di 18 testuggini terrestri che sarebbero rimaste senza la possibilità di bere e mangiare e le sevizie causate alle altre 783 che pure erano sopravvissute. Ciò era avvenuto in località Val di Loro, ai primi del maggio di tre anni fa, quando Ballasina aveva trasportato in apposite strutture le tartarughe. Ma anche quel trasporto (ed è la terza contestazione) sarebbe stata irregolare: la Procura contesta la mancanza della certificazione Cites, anche per la detenzione. Infine (quarta contestazione) sempre a Val di Loro, Ballasina avrebbe detenuto senza autorizzazione della Prefettura 27 esemplari di rettili pericolosi per la salute e l’incolumità pubblica. Si tratta di esemplari di Mauremys Caspica, che è poi ancora una tartaruga, ma in Italia ne sono vietati vendita, importazione e detenzione in base al decreto ministeriale del 19 aprile 1996 che regola la detenzione di animali pericolosi. La Procura in questo caso contesta la violazione della legge che regola il commercio e la detenzione «di esemplari vivi di mammiferi e rettili di specie selvatica ed esemplari vivi di mammiferi e rettili provenienti da riproduzioni in cattività che costituiscano pericolo per la salute e per l’incolumità pubblica».(p.s.)