tratto da   www.ilmessaggero.it

 

 

 

Grillo: Italia di fatto fuori dall’Europa.
Recuperati i loro investimenti, gli altri Paesi presto ci scaricheranno.

 

Poi attacca: «Nessuno si prende la responsabilità dello sfascio economico e morale».

 

 

 

«L’Italia è di fatto già fuori dall’euro». Così Beppe Grillo in un’intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt. I Paesi del Nord Europa – ha detto – manterranno l’Italia nell’eurozona «finchè non riavranno gli investimenti effettuati dalle loro banche sui titoli di Stato italiani. Dopo ci lasceranno cadere come una patata bollente». «L’Europa non deve avere paura» ha quindi affermato Grillo al foglio economico tedesco. Serve «un’inversione forte e più democrazia», ha spiegato il leader di M5S proponendo non un’uscita dell’Italia dall’euro ma «un referendum online» sulla moneta unica, come si «sarebbe dovuto votare sul Trattato di Lisbona», tutti temi su cui «è stata ignorata la nostra Costituzione». 

 

Poi sul suo blog Grillo interviene anche sul presidente della Repubblica. «Povero Paese dove un presidente della Repubblica invece di andare in prima serata in televisione a condannare un atto eversivo di portata enorme come la triste sfilata di parlamentari negli uffici giudiziari, riceve Alfano (ex ministro della Giustizia…) al Quirinale il giorno dopo». Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog riferendosi alla presa di posizione del presidente della Repubblica Napolitano riguardo alla manifestazione del Pdl davanti a palazzo di giustizia a Milano e al monito lanciato sempre dal Capo dello Stato alla magisratura.

 

«Povero Paese – scrive Grillo – dove deputati e i senatori della Repubblica si umiliano in gruppo per il loro padrone e occupano un tribunale della Repubblica senza che nessuno intervenga, senza il minimo pudore. Come faranno a guardarsi in faccia? Povero Paese dove nel dopo elezioni si discute solo di alleanze, di poltrone, di cariche, di spartizioni e non di economia, di lavoro, di soluzioni ai problemi quotidiani».
«Povero Paese – prosegue Grillo – con l’informazione peggiore (di gran lunga) dell’Occidente che usa il suo potere per infangare chiunque voglia il cambiamento, la trasparenza, la pulizia morale». «Povero Paese – insiste – dove da vent’anni non esiste opposizione, ma un inciucio alla luce del sole, con un “pdmenoelle” incapace di pronunciarsi immediatamente sull’attacco alla magistratura di Milano, loro che volevano smacchiare i giaguari. Povero Paese dove il Monte dei Paschi di Siena è scomparso dall’informazione, il più grande scandalo economico della Repubblica relegato in una nota a piè pagina».

 

«Povero Paese – continua la requisitoria del leader ’stellato’ – dovenessuno si prende la responsabilità dello sfascio economico e morale, non il pdl, non il pdmenoelle, non le istituzioni, non le authority che dovevano vigilare, sembra che l’Italia sia stata governata da fantasmi. Un Paese senza colpevoli. Povero Paese dove la legge elettorale è in mano ai partiti che la usano, la modificano, la stravolgono per la loro convenienza e non per dare una vera rappresentanza ai cittadini. Povero Paese dove il governo si è sostituito per un decennio al Parlamento (formato da nominati dai segretari di partito dopo un’osceno mercato delle vacche) e legifera a colpi di decreti legge. Povero Paese, che si dice democratico, dove le leggi popolari, come Parlamento Pulito, non sono neppure discusse e i risultati dei referendum ignorati», conclude.

 

«Ora siamo a una svolta. Gli italiani lo hanno capito», conclude Grillo sul suo blog. Ad accompagnarlo una foto in bianco e nero, dove due mani stringono una foglia colorata con il simbolo dei 5S e dietro si intravedono nient’altro che macerie.

 

 

 

 

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