PANORAMA POLITICO
Colline Metallifere 18 milioni per 3 anni di grandi progetti.
Si punta su istruzione, trasporto scolastico e sicurezza
L’Unione dei Comuni porta in consiglio una lunga relazione
di Alfredo Faetti
MASSA MARITTIMA In una relazione di 70 pagine c’è il futuro delle Colline Metallifere, tra istruzione, sviluppo e sicurezza. Sono questi i progetti messi al centro del bilancio di previsione per il triennio 2013- 2015 (in cui sono previsti investimenti per circa 18 milioni di euro), quantomeno quelli con cui i cittadini sono più a stretto contatto.
L’Unione dei Comuni infatti è pronta a portare in consiglio il documento con cui traccerà le azioni da intraprendere (e in cui investire milioni di euro) nei prossimi anni sul territorio compreso tra i comuni di Massa Marittima, Montieri e Monterotondo Marittimo. Trasporto scolastico che si faccia carico delle linee cancellate nel Tpl, creare un sistema tra le piccole aziende, aumento delle pattuglie di polizia locale sul territorio. Ogni azione è collegata a un obiettivo ben preciso, tra innovazione e crescita. Istruzione È una funzione che già da un anno viene gestita in forma associata tra i Comuni che fanno parte dell’ente nato da quella che fu la Comunità Montana. In questo capitolo una delle novità è legata alla realizzazione del Pez (piano educativo zonale), per cui sono già stati organizzati incontri anche con i Comuni di Follonica, Scarlino e Gavorrano. Una scuola insomma che da funzione associata diventa vero e proprio sistema. In questo senso, all’Unione dei Comuni è stato assegnato dalla Regione Toscana un finanziamento di oltre 43mila euro, suddiviso in due linee: pez infanzia (0-6 anni) e Pez età scolare (6-13). Linee che prevedono interventi per la continuità educativa, il sostegno ai genitori, contributi alla gestione ordinaria dei servizi, l’inclusione scolastica per gli alunni disabili o con diversità di lingua e cultura. Riguardo a questo progetto, la volontà è quella di mettere in campo tutte le azioni necessarie per poter definire il Pez Unione per l’anno scolastico 2013-2014. Altro aspetto che interessa i genitori è quello che riguarda il trasporto scolastico. Trasporto scolastico Sul primo capitolo, c’è da far fronte alla scadenza (in agenda al giugno 2013) del contratto con la Tiemme.
L’intento dell’Unione è quello di ottenere un servizio di trasporto “a porte aperte”, così da garantire agli utenti determinati percorsi e linee non più coperte dai pullman pubblici, cancellate dopo le modifiche al Tpl. Sviluppo Le azioni da intraprendere a riguardo sono soprattutto due: migliorare i rapporti con le imprese e i professionisti del territorio da una parte, semplificare le procedure e ridurre i tempi di risposta dall’altra. Sul primo aspetto, l’attenzione è rivolta soprattutto nel dare vita a una funzione associata dello Suap, sportello unico per le attività produttive. Inoltre, sono previste anche azioni di sviluppo da intraprendere nel corso di questo 2013.
Per queste, però, è necessario trovare nuove risorse (da parte dei Comuni, degli altri enti e delle associazioni) in modo da cercare di fare sistema e concentrare i finanziamenti su progetti integrati e condivisi. Come gli info points sparsi nel territorio, parti integrante dell’accoglienza turistica; oppure come il piano di sviluppo rurale, a cui l’Unione vuole partecipare in maniera attiva per la realizzazione di progetti che hanno come tema “vie telematiche storiche e religiose” e “prodotti enogastronomici locali di qualità”. Sicurezza Questo 2013 sarà il primo anno completo di gestione associata della polizia locale e sulla falsa riga del 2012, l’intento dell’Unione è quello di puntare ancora sulle pattuglie in giro sul territorio. Il programma qui infatti è quello di aumentarle un po’ su tutti i settori. Ci saranno più pattuglie a controllare le strade urbane ed extra-urbane, con almeno 40 servizi di controllo con il tele laser; così come ci saranno più pattuglie nei centri abitati, pronte a vigilare tra l’altro sulle ztl di giorno e notte. Un capitolo a parte, però, lo merita il programma dei controlli cui commercianti, i mercati e le fiere. L’intento è quello di intervenire nei confronti delle attività commerciali a tutela dei consumatori. La liberalizzazione del settore e degli orari di apertura infatti, richiede un controllo costante, perché in aree dove il mercato è più debole si possono creare veri e propri disservizi o disagi per gli utenti.