LA NAZIONE

Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP

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2013-02-27

 

PANORAMA POLITICO

«Imu, oltre due milioni nelle casse del Comune»

 

A QUANTO ammonta l’Imu che è entrata nelle casse del comune di Massa Marittima? Lo spiega Giacomo Michelini, assessore al bilancio: «Una famiglia di 4 persone con due figli a carico — dice — e con rendita catastale di 500 euro ha pagato nel 2012 mediamente 36 euro di Imu. La stessa famiglia proprietaria di una seconda casa ha invece pagato 890,40 euro. L’Imu prima casa la incassa interamente il Comune mentre l’Imu sulle seconde case per metà va al Comune e per metà allo Stato». L’assessore poi aggiunge: «Per il comune di Massa Marittima, la previsione assestata dell’Imu 2012 è pari a 2.376.102 euro, compresa la maggiore stima del ministero che aveva previsto incassi per il Comune pari a 1.609.102 ad aliquote di legge. Tale stima già all’epoca risultava eccessiva rispetto alle previsioni. E la certezza che tali stime fossero superiori è confermata dal fatto che ad oggi, rispetto alle stime del ministero e agli incassi derivanti dall’aumento delle aliquote sulle seconde case, l’ente deve ancora incassare oltre 230.000 euro. Ovviamente tale dato è formato sia da una sovra stima delle previsioni ministeriali ma probabilmente anche da una quota parte di evasione». MA CI SONO anche altri numeri e altri ragionamenti intorno a questi che Michelini si affanna a spiegare: «Attualmente i dati degli incassi registrati sono per l’Imu prima casa 472.825,25 euro, tutto quello che non è prima casa 1.649.848 euro, per un totale complessivo di 2.122.673. Dati ufficiali che sono consultabili agli uffici finanziari del Comune e saranno chiariti dettagliatamente nella seduta del consiglio comunale dove si proporrà l’approvazione della delibera sul conto consuntivo 2012. Dai dati di preconsuntivo si può comunque annunciare che è previsto un avanzo di amministrazione complessivo e l’ente ha garantito anche per il 2012 gli obbiettivi del patto di stabilità interno». L’amministrazione massetana tiene anche a sottolineare che gli aumenti relativi all’aliquota Imu sono stati fatti per compensare i profondi tagli ai trasferimenti erariali provenienti dal sistema centrale verso il Comune. «SULL’IMU ancora da incassare, entro fine febbraio — dice infatti Michelini — il ministero dovrebbe emanare un decreto al fine di riequilibrare eventuali errori di sovrastima o sottostima delle previsioni e ristorare gli enti, non sappiamo se totalmente o in quota parte, mediante trasferimenti statali di riequilibrio. La mancata restituzione da parte del ministero di tale differenza creerebbe sicuramente nel bilancio del Comune un aggravio, nonostante l’ente abbia provveduto a stanziare nel bilancio un fondo svalutazione crediti». Le conclusioni di Michelini sono le seguenti: «Desidero precisare che, a seguito dei tagli effettuati, per i prossimi anni nessun Comune ha ancora la sicurezza delle risorse realmente disponibili: sarà comunque indispensabile impegnarsi a mantenere il livello dei servizi comunali che, anche se migliorabili, ad oggi sono ritenuti soddisfacenti e salvaguardare gli equilibri di bilancio per non sforare il patto di stabilità che, oramai da anni, ingessa l’economia delle pubbliche amministrazioni».

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