Archiviazione per Grisanti e Galeotti
Non diffamarono gli amministratori locali
È una storia senza fondo quella legata all’urbanizzazione dell’area ex Agraria di Massa Marittima già finita per molti versi sotto la lente di ingrandimento della magistratura.
Fra esposti vari, ricorsi al TAR, appello al Consiglio di Stato, denunce di possibile inquinamento prodotto dall’ultimo abbattimento dei capannoni un tempo utilizzati dalla stessa Azienda Agraria quali magazzini per il ricovero di cereali e mezzi meccanici, quasi ogni giorno non mancano novità eccellenti. L’ultima in ordine di tempo riguarda l’avvenuta archiviazione da parte del gip del Tribunale di Grosseto del procedimento penale originatosi da una serie di querele avanzate da amministratori e funzionari del Comune di Massa Marittima e della Provincia nei confronti dei due consulenti tecnici del Movimento Civico “Massa Comune” Massimo Grisanti e Gabriele Galeotti. In pratica, stando alle decisioni del Tribunale, le accuse mosse contro i due tecnici sono risultate infondate.
Ma andiamo con ordine ripercorrendo le tappe di questa vicenda che assomiglia molto ad una vera e propria telenovela. Tutto ebbe inizio il 22 febbraio del 2011 allorchè Grisanti e Galeotti, a seguito degli accertamenti eseguiti dal Comune di Massa Marittima presso il cantiere dell’ex Agraria, inoltrarono un esposto alla Procura di Grosseto in cui, ipotizzando reati di abuso d’ufficio, omissione di atti di ufficio e falso in atto pubblico, contestavano le verifiche fatte dai tecnici del Comune ritenendole «tese ad occultare sia una lunga serie di violazioni alle norme urbanistiche a favore della società “Massa Marittima Sviluppo” che diverse violazioni al Regolamento edilizio comunale e al Permesso di costruire che, se evidenziate, avrebbero obbligatoriamente portato alla sospensione dei lavori e all’elevazione di sanzioni amministrative».
Nel mirino di Grisanti e Galeotti anche l’operato del sindaco e del segretario comunale che — a loro giudizio — non avrebbero esercitato le proprie funzioni di vigilanza e controllo e quello dei funzionari della Provincia di Grosseto che avrebbero validato gli accertamenti eseguiti dal Comune di Massa Marittima senza riscontrarne la veridicità, omettendo di procedere come previsto dalla legge.
Immediata la reazione nei confronti di Grisanti e Galeotti con una querela per diffamazione e calunnia, presentata dal presidente della Provincia Leonardo Marras, il direttore generale della Provincia Emilio Ubaldino, il dirigente dell’area Pianificazione e programmazione territoriale della Provincia Pietro Pettini, il sindaco del Comune di Massa Marittima Lidia Bai, il segretario del Comune Giovanni Rubolino, il responsabile del Settore 3 Urbanistica Assuntina Messina e l’istruttore del Settore 3 Urbanistica Michele Mori.
Querela che però, come detto, non è risultata fondata su basi concrete. A questo punto non resta che prevedere come la questione possa assumere una rilevanza estrema nel prosieguo delle indagini amministrative, penali e contabili sull’edificazione in corso all’ex Agraria assieme ad una contromossa da parte di Grisanti e Galeotti nei confronti dei sette soggetti che li avevano ingiustamente querelati. Fin troppo facile, visti anche i precedenti, diagnosticare che sulla questione dell’ex-Agraria ci saranno ancora molte e grosse sorprese.
La realtà, guardata fissamente, è insopportabile.
Clive Staples Lewis, Diario di un dolore, 1960