LA NAZIONE

Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP

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2013-02-19

 

AMBIENTE

OLTRE AI DUBBI SULLA COSTRUZIONE CI SONO ACCUSE DI INQUINAMENTO 

 

Il sindaco parla dell’ex Agraria. Convocata una conferenza sul tema che fa discutere da mesi

 

CI SONO NOVITÀ sul caso ex Agraria? Sembra proprio di si, almeno così si può dedurre dalla convocazione di una conferenza indetta dal sindaco Lidia Bai per oggi con all’ordine del giorno un solo punto: vicenda ex Agraria: comunicazioni. Non è da escludere che sia l’occasione per il sindaco, come aveva promesso, di presentare i risultati delle analisi fatte eseguire dall’Asl sui terreni e sui manufatti dell’area interessata dai lavori. Esami richiesti a seguito di un allarme lanciato a proposito della presenza di minerali pericolosi da parte di alcuni cittadini. Non è da escludere però che si tratti di qualcosa legato agli sviluppi del ricorso presentato al Consiglio di Stato dalla lista civica «Massa Comune» per la vicenda delle palazzine costruite su quell’area.

A PROPOSITO della nuova vicenda che interessa l’area ex Agraria con l’allarme lanciato tempo indietro per un probabile inquinamento, Roberto Ovi prende posizione e ricorda che «nel censimento delle aree inquinate presenti nel o Comune, commissionato nel 1997 dal Comune al geologo Luciano Filippi, si specificava espressamente che nelle case del villaggio di Fenice Capanne la malta cementizia era costituita anche da materiale proveniente dalle adiacenti discariche minero-metallurgiche, di cui è stata accertata la pericolosità, con il rilascio di elementi inquinanti superiori ai limiti stabiliti». Poi l’ex Consigliere insiste ed aggiunge: «Nel corso della definitiva approvazione in Consiglio Comunale del Regolamento Urbanistico, avvenuto il 30 lLuglio 2007, venne presentato un documento, fatto poi allegare alla delibera, nel quale specificai che in alcuni immobili del capoluogo le fondazioni erano state costituite, in parte, dal medesimo materiale inquinante che, nel lungo periodo, poteva compromettere le armature in ferro, come era già successo in un immobile nell’area della Camilletta».

«DEVO RITENERE — conclude Ovi — che la segnalazione ebbe qualche esito, perchè tempo dopo ricevetti una nota della Provincia (e mostra il documento) con il quiale si comunicava che era partito il procedimento per la bonifica e messa in sicurezza del sito». Roberto Ovi coglie l’occasione per accennare anche, a proposito di questo problema, al possibile contrasto con l’appartenenza all’associazione Bandiere arancioni del Touring Club.

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