Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2013-02-08
Sanità
Massa Marittima Sulla sanità il peso dei tagli
Il protocollo d’intesa sulle politiche della salute firmato a giugno 2007 sarà rispettato. Però non sono pochi i “se” e i “ma” ai quali si aggiungono forti perplessità per i tagli operati alla sanità e al sociale. Questa la conclusione del consiglio comunale aperto che si è svolto ieri pomeriggio a Massa Marittima nella sala di via Norma Parenti. All’ordine del giorno c’era appunto la “sanità: verifica sullo stato di attuazione del patto territoriale e successivi aggiornamenti e proposte sul nuovo piano sanitario regionale”. Hanno partecipato all’incontro, oltre ai consiglieri, il direttore generale dell’Asl 9 Fausto Mariotti, il direttore sanitario Danilo Zuccerelli, il presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani e numerosi cittadini interessati all’argomento. La direzione della Asl 9 ha aperto il dibattito illustrando lo stato di attuazione del patto territoriale al 31 dicembre 2012 e approfondendo la situazione dei singoli reparti. E’ stato chiarito che il patto prevede entro dicembre 2013 la realizzazione dei locali prelievo e i laboratori analisi e donatori Avis, del reparto degenza nell’ area medica e i posti letto nell’ emodialisi saranno portati da 7 a 14. Inoltre entro il primo trimestre del 2014 saranno allestiti al primo piano il reparto di cure intermedie e la casa della salute mentre l’intero piano terra sarà destinato ai locali dell’area amministrativa. Numerose però sono state le questioni sollevate dai presenti a partire dal rappresentante della lista civica Federico Montomoli che ha contestato vari aspetti che, nella pratica, non sono stati rispettati: “Con la chiusura del punto nascita – è un esempio – doveva essere rafforzata la pediatria mentre adesso se un bambino si sente male nei fine settimana, quando non si effettuano le visite, deve essere necessariamente portato a Grosseto”. “Noi viviamo in un territorio marginale – ha sintetizzato il sindaco Lidia Bai – ma non per questo siamo cittadini di serie B. Un malato in un piccolo centro magari montano ha gli stessi diritti di chi abita sotto l’ospedale Careggi e la nostra battaglia sarà ricordare questi diritti”. “Ogni scelta che riguarda la salute di un territorio – ha aggiunto l’assessore alla sanità Luciano Fedeli – deve essere concordata e condivisa con gli amministratori e i cittadini di quel territorio”. Dal pubblico è poi intervenuto con tono preoccupato l’ex consigliere di opposizione Paolo Mazzocco, fisioterapista alla Asl: “Che fine ha fatto il concorso per il primario di ortopedia? Perché i nostri chirurghi vanno a ricoprire i turni all’ospedale di Orbetello? In più -ha concluso Mazzocco – mi duole costatare ancora una volta che a questo consiglio così importante sono presenti solo gli amministratori di Massa Marittima e il sindaco di Montetorondo Marittimo. Dove sono gli altri comuni?”. Il direttore Fausto Mariotti ha rassicurato i cittadini circa la stabilizzazione del personale di ortopedia e una difficoltà ad Orbetello che ha portato il presidio a chiedere una mano. “Ci stiamo impegnando – ha dichiarato – a realizzare tutti i lavori previsti per il sant’Andrea, a confermare ogni funzione e servizio e a rafforzare l’associazionismo medico”. Infine ha preso la parola il presidente dell’Uncem Oreste Giurlani focalizzando l’attenzione sulle ultime parole del direttore ma dichiarandosi comunque preoccupato per il metodo adottato dalla Regione Toscana: “Le decisioni non sono più concertate, si riorganizza la sanità senza tener conto delle peculiarità dei territori. Come si tutela un comune montano senza un piano dettagliato che metta determinati paletti? Io ho chiesto all’assessore regionale di aprire un tavolo dove vengano nuovamente discussi e riscritti o riconfermati tutti i patti di salute integrati”.
Chiara Calcagno