LA NAZIONE
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2013-01-29
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Assicuropoli, una valanga di indagati
STA per chiudersi la fase preliminare della maxinchiesta sulle truffe alle assicurazioni — che sarebbe stata compiuta anche con incidenti stradali inventati — che ha impegnato la polizia stradale per quasi tre anni, dalla fine del 2009 a oggi. A giorni dal palazzo della Procura di viale Monterosa partiranno all’incirca 150 richieste di rinvio a giudizio, che raggiungeranno la cancelleria del giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Grosseto. Una numero esorbitante, probabilmente mai visto per un’inchiesta a Grosseto. «Non ho al momento il numero esatto, ma sicuramente è elevato — si è limitato a dichiarare il procuratore capo Francesco Verusio — ma l’inchiesta per quanto riguarda la fase preliminare ormai è chiusa». Un impegno notevole del gruppo di agenti della Stradale che si sono occupati di trovare riscontri alle ipotesi di accuse. Soltanto nei primi giorni di accertamenti i poliziotti sequestraronosettanta computer e centinaia e centinaia di cartelle cliniche e documenti da passare al setaccio. Più di cinquanta perquisizioni eseguite in studi legali, ospedali, studi medici e cliniche private. Si cominciò con più di quaranta indagati che, evidentemente nel corso dei tre anni sono aumentati notevolemente. I sequestri di documenti e computer, oltre che negli studi legali, e nei luoghi di lavoro di medici e infermieri, sono stati compiuti anche in alcune agenzie di infortunistica stradale e anche in quattro dei cinque ospedali della provincia: Grosseto, Pitigliano, Massa Marittima e Orbetello. L’inchiesta su assicuropoli — così fu chiamata fin dall’inizio : è stata coordinata dal sostituto procuratore Stefano Pizza, che in un primo momento fu affiancato anche dai colleghi Giuseppe Coniglio e Massimiliano Rossi.