LA NAZIONE
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2013-01-13
TURISMO
«Chiudere il centro storico non danneggia il turismo»
«NON È LA CHIUSURA o meno del centro storico a rivitalizzare o a penalizzare in un senso o nell’altro la sviluppo turistico di Massa, ma altri sono gli aspetti che meriterebbero una diversa considerazione da parte di un’amministrazione attenta ai problemi della sua città». Così Enrico Franco, operatore turistico che gestisce l’elegante struttura ricettiva di Palazzo Malfatti nel pieno centro storico, offre il proprio contributo alla discussione in atto evidenziando come a Massa, malgrado non vengano fatte rispettare le basilari norme che regolano l’accesso alla Ztl, diversi commercianti non lamentano fortunatamente gravi diminuzioni di fatturato. «Siamo di fronte — sostiene — ad una discussione fondata sulle classiche scaramucce in cui tutti ci rimettono, non fatta per chi a Massa ci vive, né tanto meno per i turisti che vengono nel nostro paese e trovano purtroppo molto spesso una città abbandonata. ALLORA quali sono a suo parere i punti dolenti? «In primo luogo carenza di informazione, mancanza di promozione del territorio e dei suoi prodotti a favore di altre manifestazioni che poco hanno a che vedere con le peculiarità di Massa Marittima. L’informazione come la promozione sono fondamentali per lo sviluppo culturale e turistico di qualsiasi località». FRANCO tocca quindi l’argomento riguardante la destinazione e l’utilizzo dei soldi pubblici, a suo parere «male investiti e per di più indirizzati verso settori che poco o nulla contribuiscono a incrementare il richiamo turistico attualmente unica fonte di sostentamento per un territorio in forte decadenza. Sono molti — afferma — i soldi spesi per il rifacimento di aree in cui non vi sono attività nè a favore del turista, nè tanto meno a favore degli abitanti, quali il rifacimento della strada di Poggio o del Cassero Senese, perché veramente pochi eventi vengono organizzati in questi posti sia per i residenti che per i turisti». NON SAREBBE forse il caso, conclude, «di pensare e di promuovere, il rispetto di ciò che già esiste, comprese le regole in atto, evitando di spendere in modo inutile i soldi pubblici, per installare le barriere per bloccare il centro come qualcuno ha ipotizzato e che non producono vantaggi né ai turisti nè ai residenti. Facciamo piuttosto che siano a favore di entrambi».