Prima di preseguire nelle mie osservazioni desidero fare una premessa sfuggita nell’atto 1°: i commenti e le critiche non sono rivolte a personaggi riconosciuti nè a partiti politici di alcun colore ma essenzialmente al sistema politico vigente.
Fatta la doverosa premessa vorrei proseguire ad esaminare la posizione dei nostri poco amati Parlamentari/Amministratori.
Dal momento che questi personaggi vengono incaricati per un periodo breve di cui dovrebbero essere onorati e fieri, la loro retribuzione dovrebbe essere esattamente quella che hanno nel loro lavoro quotidiano incrementata solo e soltanto da un rimborso controllato di spese vive per lo svolgimento della carica.
La funzione di Parlamentare/Amministratore è una missione che l’individuo deve svolgere a servizio della Comunità garantendosi il posto di lavoro che possiede e che riprenderà.
Qualcuno dovrà spiegare al cittadino anche di fascia media che percepisce 30.000-50.000 euro/anno svolgendo rigorosamente il proprio compito in almeno 40 ore settimanali assumendosi responsabilità civili e/o penali e che avrà post regime contributivo al termine di oltre 40 anni di lavoro una pensione di 20.000 euro/anno lordi, a che titolo i Signori Parlamentari devono costare allo Stato e quindi al popolo oltre 200.000 euro/anno/cadauno (se sono gli ultimi arrivati) e con otto anni di incarico si garantiscono la pensione a vita.
Poi questi stessi Signori hanno il coraggio di parlare di equità!
La difesa più o meno silenziosa di questi privilegi avviene da parte di tutte la forze politiche senza distinzione di appartenenza.
Il tema diviene ancora più complesso se lo vediamo nei dirigenti pubblici, autentiche stelle e campioni di incasso!
Raggiungono la carica per via partitica e rendono il favore al padrino di turno nominando i dirigenti/primari indicati dfal partito; essendo un compito dove serve un bel pò di faccia tosta, ricevono compensi + benefit da capogiro.
In premessa ho citato erroneamente un termine: HO DETTO DI SCRIVERE OSSERVAZIONI AL SISTEMA POLITICO: VOLEVO DIRE DI SCRIVERE OSSERVAZIONI AL SISTEMA PARTITICO.