Ogni giorno ti poni davanti ai media con la speranza di leggere/ascoltare qualcosa di incoraggiante ed ogni volta preferisci vigliaccamente girarti dall’altra parte e far finta di non sapere per non rovinarti la giornata.
Vorrei provare a iniziare una piccola rivoluzione culturale che ho la presunzione di credere non possa che essere condivisa se non dagli incriminati.
La storia insegna che quando una situazione è degenerata e noi siamo oltre, la maniera più semplice per rimettere nuove basi è partire a rileggere e reinterpretare il significato dei termini base.
Il popolo di qualunque paese, dove concesso, elegge poco liberamente perchè pilotato, un certo numero di Amministratori/Parlamentari e conferisce a questi signori il compito di legiferare per il bene del popolo stesso.
Questo è uno dei concetti base che regola la vita politica di un paese.
Poichè legiferare significa regolamentare tutto il mondo in cui viviamo nelle varie attività , serve che il popolo conferisca compiti a persone competenti nelle più disparate discipline.
Chi sono di conseguenza i papabili ad occupare le poltrone al sole? Persone di provata capacità ed esperienza nelle varie attività dell’uomo dalla sanità , al commercio, all’agricoltura, all’industria etc.
Poichè le capacità necessarie risiedono in professionisti che operano ogni giorno nel mondo del lavoro, verrà offerto ad un certo numero di loro di prestarsi per la durata di una legislatura a svolgere un ruolo di prestigio che sicuramente darà loro lustro per ritornare dopo quattro anni a svolgere il proprio lavoro.
Oggi quanto sopra è utopia e fantasia intellettuale.
Se non iniziamo a riprendere in considerazione questi principi, altro non potrà succedere se non pastrocchi di incompetenti, corse all’impazzata alla poltrona e battaglie senza esclusione di colpi per avere un posto ritenuto di prestigio, fonte di ricchezza e privilegi permanenti con alle spalle culture fatiscenti.
Proviamo a riflettere su quanto sopra e a riproporre un modello sano, fatto di persone sane almeno a partire dalle piccole realtà locali.
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Come diceva Rino Formica in un famoso congresso del PSI:
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”un circo di nani e ballerine”
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Questa è la nostra classe politica dirigente