LA NAZIONE
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2013-01-06
PANORAMA POLITICO
Il Comune paga in ritardo i fornitori Il Patto di stabilità si fa sentire
BILANCIO di fine anno con l’assessore competente Giacomo Michelini che non esita a precisare come l’amministrazione comunale abbia dovuto compiere scelte politiche e amministrative impegnative vista la nuova diminuzione dei trasferimenti statali agli enti locali dopo i pesanti tagli subiti negli scorsi anni. La principale voce di finanziamento proveniente dal Ministero ovvero le «assegnazioni da federalismo municipale» è passata da 2 milioni euro a 1 milione e 200mila. «Nonostante questa pesante riduzione delle entrate — ha ricordato Michelini — abbiamo scelto di lasciare invariate tutte le tariffe relative ai servizi a domanda individuale con l’unica eccezione riguardante l’introduzione delle fasce Isee sulle quali viene calcolata la quota da pagare da parte delle famiglie che usufruiscono del servizio di mensa scolastica, in modo da garantire un più obiettivo e razionale scaglionamento». In questo quadro il mantenimento degli standard dei servizi fondamentali ha portato necessariamente all’aumento dell’aliquota Imu sulle seconde case elevandola dallo 0,76% all’1,6%, mentre è rimasta inalterata l’aliquota fissata per legge sulla prima casa pari allo 0,4%. A questo proposito la differenza fra quanto previsto dal ministero e quanto invece realmente giunto nelle casse comunali, pari a quasi 220mila euro, è dovuta al fatto che il ministero stesso non ha tenuto conto che nel Comune di Massa Marittima i fabbricati rurali strumentali all’attività agricola sono esenti da Imu, in quanto siamo in un comune montano». Un capitolo a sé merita la questione legata al Patto di stabilità imposto ai comuni. «Paradossalmente noi — ha proseguito Michelini — in quanto ente virtuoso potremmo garantire i pagamenti dovuti a terzi in tempi rapidi, ma per non intaccare il rispetto del patto siamo costretti a posticipare i pagamenti a ditte e privati che hanno reso servizi all’ente. Abbiamo chiesto al ministero la possibilità di rideterminare la cifra prevista come saldo obiettivo da rispettare ma non ci hanno ancora risposto».
RESTA perciò la contraddizione per cui il Comune di Massa Marittima che ha avuto una condotta finanziaria virtuosa si debba trovare in maggiore difficoltà rispetto agli enti che hanno avuto comportamenti di spesa meno rigorosi. Le difficoltà di bilancio sono aggravate anche dall’estremo ritardo con cui i finanziamenti concessi dagli altri enti vengono trasferiti effettivamente ai Comuni con la conseguente necessità da parte nostra di anticipare con risorse comunali i pagamenti per la realizzazione di opere pubbliche, spettacoli e quant’altro.