Il Tirreno
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP 
2013-01-06
 

PANORAMA POLITICO
di Gabriele Baldanzi

 

Dietro Sani anche Simiani può entrare alla Camera

 

I complessi calcoli, nel caso di vittoria del Pd e buona percentuale in Toscana, garantirebbero l’ingresso al renziano, inserito al 26° posto nel listino.

 

Al momento Marco Simiani potrebbe essere collocato al 26° posto nella lista regionale del Pd per la Camera, una posizione che – secondo gli esperti del metodo D’Hondt, di proiezioni, conteggi, resti e premi – gli potrebbe permettere di andare comunque in Parlamento in caso di successo del centrosinistra alle imminenti elezioni politiche. Questo potrebbe accadere qualora il Pd toscano registrasse percentuali più alte rispetto alle altre 19 regioni. In Toscana il Pd candiderà 56 persone: 38 alla Camera dei Deputati e 18 al Senato della Repubblica. Di questi saranno eletti 10-11 senatori e 20-27 deputati (l’oscillazione è dovuta all’eventuale premio di maggioranza). Ovviamente stiamo parlando dei candidati che possono vantare i posti più in alto. Dei 56 aspiranti parlamentari toscani si conoscono al momento solo nomi e posizioni dei 47 scelti attraverso le primarie (24 uomini e 23 donne), a cui si aggiungeranno i famosi 9 “privilegiati” (presumibilmente sei alla Camera e tre al Senato) che andranno a Roma direttamente. Tra questi il numero uno del Pd toscano Andreone Manciulli, l’ex governatore Claudio Martini, il rettore dell’Università di Pisa Maria Chiara Carrozza e, quasi certamente, Enrico Letta e Vannino Chiti. Forse Ermete Realacci. Il puzzle delle candidature Pd si chiuderà entro martedì, quando si riunirà la direzione nazionale per decidere le blindature e mettere i nomi di livello nazionale nelle caselle fino a ora lasciate vuote. Immaginiamo di stare in coda in farmacia. Attualmente nella graduatoria divulgata ieri dal Pd, che miscela Camera e Senato, Luca Sani ha il numerino 10 (da considerare 19esimo, se teniamo conto dei 9 “paracadutati”), Simiani il 28 (in realtà è un 37), la Longo il 46 (55esima). Nella ripartizione delle candidature tra i due rami del Parlamento l’ex sindaco di Massa Marittima dovrebbe occupare il 16° gradino alla Camera, mentre per Simiani si profilano due possibilità: il 26° posto alla Camera o l’11° al Senato. «Non dipende da me e non ho preferenze – commenta Simiani – la direzione deciderà martedì. Ci sono ancora diverse cose da aggiustare. Se sono ottimista? Sì, sempre, anche se ci sarà molto da lavorare. Il Pd dovrà ottenere un buon risultato e io mi impegnerò a prescindere dalla posizione in lista». Simiani non lo dice, ma in realtà il suo 26° posto alla Camera potrebbe risultare buono anche per altre ragioni; alcuni candidati che lo precedono, nel 2013 – stando ai rumors – sarebbero chiamati a correre (con buone probabilità di successo) per la carica di sindaco nelle città di cui sono espressione; altri, nel 2014, andranno in lista per le Europee con probabile elezione a Bruxelles. In teoria posti che si libererano. Insomma, dopo il tentato sgambetto con le quote rosa, Simiani adesso resta alla finestra. «In caso di successo, grazie al premio di maggioranza, Pd e Sel potranno contare su un centinaio di parlamentari in più rispetto al 2008, quando l’alleato era Di Pietro – sono ancora parole di Simiani – si presume che 15-20 toccheranno a Sel. Il resto al Pd, con la Toscana che teoricamente potrebbe assicurarsi la porzione più grande».

 

 

 

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