PANORAMA POLITICO
Pinzuti verso l’addio alla segreteria provinciale
Da qualche giorno nel Pd maremmano si pratica un gioco singolare, quello di cercare di capire chi abbia rispettato i patti e chi no. E siccome, come avrebbe detto Indro Montanelli, gli italiani vanno sempre in soccorso del vincitore, non è facile capire chi effettivamente abbia contribuito in modo sostanziale alla vittoria di Luca Sani. E dal momento che l’uomo di Massa Marittima siederà nuovamente in Parlamento, e questa è l’unica cosa certa di queste primarie, allora si comprende bene la necessità di dichiarare apertamente la paternità del suo successo. La diatriba è soprattutto tra i «Giaguari», capitanati dal presidente Marras da una parte e l’area Bonifazi dall’altra. Se i primi rivendicano l’importanza del risultato ottenuto dal deputato sull’Amiata («dove rischiava di non prendere neppure un voto») e accusano i secondi di aver tenuto il piede in due staffe (un po’ Sani un po’ Simiani), i secondi accusano i primi di aver puntato tutto sulla Longo e rivendicano per sè il successo in città. E le tesi contrapposte sono avvalorate, oltre che da congetture, anche dai numeri. Ma in politica, si sa, a volte la matematica è un’opinione e i risultati si interpretano. Ma su una cosa le due parti sono d’accordo, ovvero sulla fine dell’esperienza di Barbara Pinzuti (nella foto) alla guida del Pd maremmano. C’è anche chi è pronto a giurare che Sani, in campagna elettorale, si sarebbe impegnato in questo senso anche con le categorie produttive vicine al Pd. Un conto pesante, ma da saldare.