IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-12-22
ALTRO
I profughi restano decisa una proroga di due o tre mesi
MASSA MARITTIMA Prorogata la scadenza (fissata al 31 dicembre) del protocollo d’accoglienza ai profughi di tutta Italia fuggiti nel 2011 dalle guerre in nord Africa. Quindi anche per i 71 esuli ospiti nelle Colline Metallifere. Il ministero dell’Interno ha concesso almeno altri due mesi di tempo prima di far uscire tutte queste persone dalle strutture d’accoglienza. Ma la situazione rimane comunque delicata, perché prima che la proroga scada dovranno essere messi in campo progetti per il reintegro dei profughi nelle varie comunità. Per questo la Società della Salute Colline Metallifere è in costante contatto con prefettura e Regione per stendere dei piani precisi su come agire. Dalla sede di Massa Marittima, comunque, i soggetti coinvolti sono a lavoro già da tempo. Infatti sul tavolo della prefettura grossetana l’unico progetto finora era appunto quello della Sds Colline Metallifere. D’altro canto, è questa la zona in cui si registra il maggior numero di esuli ancora presenti in Maremma. Sono 71: 45 a Massa Marittima, 11 a Gerfalco (Montieri) e 14 a Scarlino. Ora, durante la proroga, sarà necessario valutare ogni singolo caso sociale, in modo da mettere in piedi tutte le iniziative a riguardo. Le direttive del ministero, precedute già da quanto pianificato dalla Sds, prevedono di dare priorità per i minori e le famiglie. Nel caso di Massa Marittima e dintorni, sono 12 i nuclei presenti, con 17 minori complessivi, alcuni nati nel nostro Paese. Tutti aspetti che ora verranno valutati nel’ottica dell’abbandono delle strutture. La fine del protocollo, firmato dalla Regione Toscana nel suo piano d’accoglienza nel 2011, prevedeva che entro il 31 dicembre gli esuli nord africani dovessero lasciare i rispettivi siti in cui sono stati ospitati in questi 18 mesi per reintegrarsi nelle varie comunità. Un processo su cui, in diverse parti d’Italia, i soggetti in campo erano in ritardo. Per questo dal Viminale è arrivata la proroga. La circolare ministeriale, iniziata a girare per gli uffici qualche giorno fa, non ne quantifica la durata, ma le indiscrezioni parlano di almeno due mesi. Forse tre. Non solo. Da quanto si apprende dai palazzi romani, a tutti gli esuli sarà garantito un permesso umanitario per rimanere in Italia ancora un anno. Tradotto: viene garantita la possibilità di restare legittimamente nel nostro Paese, ma senza ricevere sussidi pubblici. Un aspetto completamente diverso rispetto alle direttive date nel 2011. In ogni caso, tra proroghe e permessi, ora occorre studiare nel dettaglio l’uscita dei profughi dalle rispettive strutture d’accoglienza. La Sds Colline Metallifere, come detto, è un passo avanti in questa direzione. L’idea è quella di mettere in piedi un percorso costantemente assistito per ogni esule presente nel nord della Maremma, aspettando le dritte del ministero. Dovrà essere valutato ciascun singolo caso, capendo quali sono le intenzioni della persona: se restare in Italia oppure se tornare nel proprio Paese d’origine. Nel primo caso, poi, sarà necessario capire come integrare il singolo nella comunità, dando una mano nell’inserimento.