IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-12-14
Sanità
Sanità montana, altri tagli in prevenzione e pediatria La spending review colpisce in particolare le zone dell’Amiata. E a Santa Fiora le mamme scrivono all’Asl per il dimezzamento dei medici per i loro bimbi
di Fiora Bonelli
AMIATA Sanità amiatina. Le cose proprio non vanno bene. Soppressioni, riduzione di servizi che diventano al lumicino. E adesso altri tagli: uno, di pediatria a Santa Fiora, già effettuato e l’altro in fase di attuazione, l’unità funzionale della prevenzione Amiata grossetana. La riorganizzazione delle strutture di prevenzione (dipartimento prevenzione) è sotto la scure delle razionalizzazioni, perché il modello di riorganizzazione proposto dalla Asl prevede l’istituzione di un’unica unità funzionale aziendale e la gestione centralizzata a livello di Asl delle prestazioni della prevenzione collettiva. Nell’Amiata grossetana, dunque, sarebbe eliminato quello che è stato fin qui considerato un fiore all’occhiello della sanità zonale e che da sempre ha costituito un qualificato ed immediato interlocutore per le istituzioni locali e per l’utenza, così come ha costituito negli anni, un valido riferimento nelle pianificazioni e nelle azioni territoriali in materia di prevenzione e di salute pubblica. Dunque, se in tutte le zone periferiche delle Asl saranno eliminate le Aree Funzionali e le unità funzionali della prevenzione nei settori di sanità pubblica, della sicurezza sul lavoro e della sicurezza alimentare, la zona Amiata complessivamente perderà 4 strutture organizzative. E l’eliminazione delle unità funzionali unitamente alle aree dunzionali della prevenzione introducendo sub-strutture (settings) significa la perdita secca del pur limitato ambito di autonomia gestionale a livello di territorio che costituisce sicuramente un punto di forza per efficacia e flessibilità, dell’attuale sistema della prevenzione. E, come al solito, in regime di tagli e sacrifici per le periferie, si contribuisce a determinare una demotivazione difficilmente recuperabile in molti lavoratori della sanità (che sono la vera e preponderante risorsa) e che hanno esercitato la loro professione con dedizione ed efficacia. Dunque sta per essere immolato sull’altare della spending review anche questo nocciolo duro della sanità pubblica, della sicurezza sul lavoro e della sicurezza alimentare in Amiata, che va ad ingrossare le fila di tutto quello che ultimamente è stato tagliato in montagna. Come il taglio di un giorno di apertura dell’ambulatorio del pediatra a Santa Fiora. Ed erano solo due i giorni di servizio pediatrico. Adesso le mamme sono arrivate al colmo ed hanno inviato una lettera di richiesta forte ai vertici aziendali. Santa Fiora, infatti, è rimasta con 1 solo giorno settimanale e ci vuole poco a capire l’insufficienza del servizio. E non solo questo. Infatti in quell’ambulatorio i pediatri si susseguono uno dopo l’altro senza rimanere fissi in loco. Le mamme chiedono, dunque, il ripristino di due giorni di servizio pediatrico e che il pediatra diventi “fisso”: «Ogni volta bisogna ricominciare da capo a raccontare la storia dei piccoli, scrivono le mamme. Oltretutto un giorno alla settimana è davvero insufficiente. Se il bambino si sente male negli altri giorni, dobbiamo andare a Castel del Piano, o a Castell’azzara, o a Roccalbegna?».
Spero di sbagliarmi, ma ho l’impressione che ci aspettano importanti tagli anche sulle Colline Metallifere.
Il silenzio del Sindaco Lidia Bai e dell’assessore alla sanità nonchè Presidente della Società della Salute “Colline Metallifere” sulle motivate richieste poste dalla lista civica “Massa Comune”, mi pare denso di significati
Anche io mi stavo interrogando su questo assordante silenzio