PANORAMA POLITICO
Zazzeri «Vorrei un Pd che si occupasse del suo popolo»
Deciso intervento dell’assessore Flavio Zazzeri, unico della giunta Bai ad essersi schierato a favore di Matteo Renzi, in merito alla vicenda legata all’allontanamento dal seggio di cinque elettori.
Zazzeri ha parole di critica nei confronti del suo partito affermando che «un partito si definisce democratico quando riesce a coinvolgere tutte le realtá del territorio, quando sa dare delle risposte ai cittadini, quando sa parlare con maturità delle questioni interne.
Purtroppo il mio partito — va avanti Zazzari — , il Partito Democratico, ancora non riesce a superare le barriere ideologiche delle formazioni che lo hanno composto e presta il fianco ingenuamente a polemiche strumentali. Io mi aspetterei un partito inclusivo che non giudichi il passato delle persone, che non crei una black list epurativa di soggetti che hanno giá partecipato al primo turno delle primarie sottoscrivendo la carta di intenti.
All’interno del mio partito — conclude — vorrei parlare di problemi di un certo spessore, di lavoro, di welfare, di cittadinanza, di unioni civili».
Da IL CORRIERE DI MAREMMA del 6 DICEMBRE 2012
PD Luca Sani: “Pronto alle primarie per il parlamento I delusi del centrodestra vengano con noi”
di Giacomo D’Onofrio
GROSSETO – “Le primarie per i parlamentari? Se restiamo col Porcellum perchè Berlusconi rilancia, sono lo strumento da mettere in campo senza esitazioni. Io sono pronto”. Luca Sani, deputato Pd alla prima legislatura, non vuol schivare i rischi che ogni primaria porta con sè e se sarào questa le modalità per stabilire, fra i democrats, chi avrà l’onore di sedere in Parlamento sarà più che mai della partita. Onorevole Sani, ormai il Pd ci ha preso gusto, sopratutto ci hanno preso gusto i cittadini… “E noi siamo i primi a esserne felici. Le primarie sono state una scommessa vinta da Bersani, che le ha volute proprio per cercare di recuperare il rapporto tra politica e cittadini, nonostante che lo statuto del Pd lo mettesse al riparo da ogni competizione. Oggi i sondaggi ci danno ragione: addirittura l’Ipsos ci assegna un 36%, che francamente mi pare esagerato, ma già aver sfondato quota 30% di questi tempi è un mezzo miracolo”. La Toscana è renziana: un problema per la classe dirigente Pd, praticamente tutta con Bersani? “Quel dato non ci ha colti di sorpresa, perchè Renzi in Toscana ha investito molto – e da tempo – per fare risultato”. Tutto qui? “No, sarei uno sciocco se minimizzassi. Quel risultato ci mette tra le mani una richiesta di rinnovamento che leggo in più direzioni. Prima di tutto rinnovamento della politica, che in Toscana governa tutto. Forse è arrivato il momento di aprire una riflessione su come ridurre i confini del pubblico e della politica per dare più spazio al mercato. Quel voto ci consegna, poi, la richiesta di un rinnovamento anche nella classe dirigente: non partiamo da zero, ma probabilmente a Roma la Toscana è rappresentata da un gruppo dirigente che ha bisogno di svecchiarsi”. A Grosseto Bersani anche al ballottaggio ha rincorso Renzi restando indietro di 300 voti. Un gap eccessivo avendo dietro dal sindaco alla classe politica che governa il territorio, non le pare? “Senza dubbio c’è stata una timidezza iniziale, rispetto alle primarie, della macchina a sostegno di Bersani, che alla lunga si è fatta sentire. Siamo partiti dopo che Renzi aveva già riempito il Moderno… Tuttavia non enfatizzerei: il dato di Grosseto sta nel solco di quello toscano e non rappresenta certo una bocciatura per la classe dirigente locale. Ogni elezione fa storia a sè. Sarà il congresso del prossimo anno a selezionare”. Ora le primarie anche per i parlamentari? “Personalmente è due anni che le propongo, quindi sono pronto. Chi fa politica si deve misurare col consenso con cadenza periodica anche perchè togliendo questo potere di scelta ai cittadini siamo diventati ‘casta’. Auspico una nuova legge elettorale, ma se resta il Porcellum le primarie sono lo strumento da mettere subito in campo”. Lei è stato tra i più duri nel denunciare “inquinamenti” di voto da parte di personaggi di centrodestra: non crede sia stato un errore tattico? “Ho sempre distinto fra elettori che in passato hanno scelto il centodestra e oggi vedono nel Pd un’alternativa possibile e chi, invece, dentro il Pdl ricopre o ha ricoperto fino a poco tempo fa incarichi di partito o istituzionali. Gli elettori ex centrodestra sono i benvenuti, i secondi no perchè hanno provato a disturbare un percorso partecipativo che non li riguarda. Comunque sono state piccole frange, che alla fine non hanno condizionato il valore politico e il risultato delle primarie. Le regole, però, che ad alcuni sono apparse farraginose, non ci hanno complicato la vita, ma hanno evitato il rischio di inquinamento vero. Per il resto auspico che gli ex elettori di centrodestra che sono venuti alle primarie si iscrivano al Pd, perchè questo partito vuol accentuare il suo carattere plurale”.
Grazie parlamentare Sani.
Dopo aver letto le sue dichiarazioni, ho deciso di votare per BERLUSCONI