CORRIERE DI MAREMMA
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-12-06
TURISMO
Grosseto Sotto l’albero di Natale il “pacco” regalo: la tassa di soggiorno è servita
di Giacomo D’Onofrio
GROSSETO – Una volta smaltiti panettone e pandoro, le imprese grossetane dell’accoglienza potrebbero trovarsi un “pacco” supplementare: la tassa di soggiorno. Stavolta il Comune non scherza più ed è pronto a introdurre la gabella a carico di coloro che decideranno di passare le vacanze nel capoluogo maremmano. L’ipotesi al vaglio è di un euro per un tempo di sette giorni. Ad annunciarlo è stato il vice sindaco Paolo Borghi alla seconda commissione consiliare, riunita per iniziare a ragionare sul bilancio preventivo 2013. L’ipotesi non è nuova. Già un anno fa, nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, il sindaco Bonifazi la buttò là coi giornalisti, salvo poi smentire pochi giorni dopo di fronte alla levata di scudi di associazioni di categoria e Camera di commercio, ma anche dinanzi ai dubbi di molti consiglieri di maggioranza. Per il 2013 potrebbe trattarsi di una scelta obbligata, viste le incertezze che incombono sui conti del Comune, col rischio ancora non scongiurato di non farcela, quest’anno, a rispettare il Patto di stabilità, che provocherebbe come effetto immediato il taglio, a carico di Grosseto, del fondo sperimentale di riequilibriodello stesso importo sforato. “Sarebbe una mazzata”, ha ammonito in commissione il dirigente dei servizi finanziari Giulio Balocchi. Borghi da parte sua ha inquadrato la tassa di soggiorno come una “imposta di scopo”, i cui introiti verrebbero interamente dirottati sul settore del turismo e sulle frazioni costiere. L’alternativa è ritoccare al rialzo i servizi a domanda individuale, che però il vice sindaco ha assicurato non essere nei pensieri dell’Amministrazione. Introdurre oggi la tassa di soggiorno sarebbe politicamente meno complicato di un anno fa per il Comune. Non solo perchè altre Amministrazioni (Follonica, Massa Marittima, Scarlino) hanno già fatto da apripista, ma anche perchè altri sindaci ci stanno seriamente ragionando. A partire dal primo cittadino di Castiglione della Pescaia Giancarlo Farnetani. Anche per questo l’assessore provinciale al turismo, Gianni Chelini, ha avviato un lavoro di tessitura che dovrebbe sfociare nella predisposizione di una sorta di “regolamento” in grado di rendere più omogenea l’applicazione della tassa di soggiorno, la cui applicazione è decisione dei singoli Comuni. L’intento, però, è evitare che un turista che passa le vacanze in Maremma e si sposta su più località paghi in un posto una cifra e in un altro una più o meno cara. La tassa di soggiorno, potrebbe, dunque, rappresentare in questa fase il male minore: colpirebbe, è vero, uno dei settori trainanti dell’economia locale, ma allo stesso tempo permetterebbe al Comune di avere risorse fresche da investire sul territorio che accoglie i turisti e, politicamente, sarebbe un’operazione più indolore di un aumento delle mense o delle rette di asili e case di riposo, che toccano direttamente le tasche dei grossetani. Il dado, insomma, sembra tratto. Lo stesso Borghi, di fronte alle richieste di chiarimento dell’opposizione, ha detto che “sì, l’idea c’è tutta, così come c’è la volontà di ricercare una soluzione con gli altri Comuni”.