IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-12-03
PANORAMA POLITICO
ESPLODE IL CASO A MASSA Sei allontanati dal seggio per le foto su Facebook
di Alfredo Faetti MASSA MARITTIMA Uno ad uno, sono stati chiamati in disparte dal presidente del seggio, che ha letto i motivi per cui non avrebbero potuto votare al ballottaggio tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi. La motivazione ufficiale, diffusa dal coordinamento provinciale Italia bene comune, è che gli esclusi sono «persone chiaramente riconducibili al centrodestra che svolgono ruoli politici o amministrativi». Ma a sentire i diretti interessati, sembra piuttosto che la loro colpa consista in foto e commenti pubblicati su facebook. Fatto sta che a sei elettori di Massa Marittima è stato impedito di votare al secondo turno delle primarie Pd, dopo aver partecipato al primo. E le polemiche non sono mancate. «Vogliamo indietro i due euro». La richiesta ironica non nella forma ma nella sostanza arriva subito dopo l’espulsione. Dei sei, c’è un caso che fa ancor più scalpore degli altri. È quello di Tommaso Roccabianca, reo di aver pubblicato una foto su facebook non in linea con la carta degli intenti. Almeno così gli hanno spiegato. «È soltanto una goliardata» spiega il massetano. A rendere particolare il suo caso, è il fatto che Roccabianca sia da sempre un sostenitore del Pd. «Le persone che erano al seggio sapevano benissimo che sono sempre stato un elettore del centrosinistra: dell’Ulivo prima e del Pd poi». Suo padre, inoltre, è stato attivista piddino. «Dopo tutto quello che abbiamo fatto per il partito…» ha detto sua madre delusa fuori dal seggio massetano. Un fatto che ha lasciato sbigottito anche un bersaniano convinto come Maurizio Bizzari. «Mi sembra davvero ridicolo. – ha commentato il sindaco di Scarlino – Lo dirò a Luca Sani». Altro espulso è Alessandro Tassoni. La sua colpa è stata quella di essersi candidato con la civica Massa Comune alle ultime amministrative. «Ho preso le distanze da tempo. – spiega – Per di più, avevo già votato alle primarie Pd nel 2005 e nel 2009». Renziano della primissima ora, Tassoni spiega che «mi hanno detto che avevo pubblicato qualcosa su facebook non in linea con la carta degli intenti. Sono andato a guardare sul mio profilo ma non ho trovato nulla, se non un commento in cui dicevo di aver votato “con il mal di pancia”. Ma anziché espellere non potevano chiedermene conto?».