IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-11-30
PANORAMA POLITICO
Saldato il debito Pizzarotti tra polemiche in consiglio Si scatena la bufera durante la presentazione dei numeri del bilancio Per l’opposizione i soldi pagati dovevano essere investiti in altro modo
di Alfredo Faetti MASSA MARITTIMA Dopo più di venti lunghi anni, il debito Pizzarotti è pronto a entrare in archivio. Il Comune infatti ha tutte le risorse per pagare anche l’ultima rata alla società che ha costruito il carcere. Ma nell’infuocato consiglio comunale di ieri mattina, tra citazioni del Vangelo e attacchi frontali, più che la soddisfazione sono prevalsi tutti i veleni scorsi tra maggioranza e opposizione in tutto questo tempo. Nel girotondo degli interventi, infatti, si assiste a passi fuori dall’ordinario: citazioni del Vangelo, richiami da parte del sindaco alle opposizioni, accuse reciproche di una scarsa collaborazione in vista del bene collettivo. I soldi dividono più che unire, soprattutto all’interno di un ente. Ieri mattina, nella sala consigliare c’è stata la controprova. «Un libro dei Vangeli a me per primo suggerisce se uno mette mano all’aratro e guarda indietro non farà sicuramente un buon lavoro. Andiamo avanti quindi tutti insieme, si chiacchieri di meno si lavori di più e si eviti di disturbare continuamente chi svolge le proprie attività con coscienza e spirito di servizio» ha detto a conclusione della sua presentazione l’assessore al Bilancio Giacomo Michelini, accennando poi al concetto di “speranza” come visione ottimistica del futuro. «Con i soldi che rimangono del bilancio compriamo i biglietti della lotteria, se tanto dobbiamo sperare in Dio» è stata la risposta ironica di Federico Montomoli, capogruppo di Massa Comune. Questo un assaggio della discussione seguita alla presentazione del bilancio. Prima però ci sono stati i numeri. Ad oggi, tra cessioni di partecipate e permessi a costruire, il Comune è in grado di far fronte a quasi l’intera quota dell’ultima rata, pari a circa 230mila euro. Restano scoperti solo 20mila euro da finanziare nel 2013. Sembra insomma giunta alla fine la lunga marcia del debito Pizzarotti, partita al traguardo negli anni ‘80 con un milione e 200mila euro che l’ente si è trovata a dover pagare alla società. «Un debito che arriva sempre dalla stessa forza politica che guida il Comune da anni. – hanno detto le opposizioni – Possibile che non abbiate mai avuto il dubbio che qualcosa non andasse?». Risposta del primoa cittadino Lidia Bai: «Le responsabilità sono dell’allora sindaco Bolognini e sono responsabilità positive: nel momento in cui chiusero le miniere decise di voler costruire il carcere, dando posti di lavoro». La discussione poi è proseguita, tra reciproche accuse di malapolitica. La maggioranza, ad esempio, ha sottolineato come i consiglieri di Massa Comune non prendano più parte alle commissioni comunali. «Per forza, l’unica volta che abbiamo concordato un testo assieme in consiglio ne avete portato uno diverso» ha replicato Francesco Mazzei.