IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-11-20
PANORAMA POLITICO
Le Province L’unione degli attuali dieci enti fa i conti: o cambiano le cifre o saremo sotto di 25 milioni Ricorso contro la spending review “Il 2013 sarà a rischio default”
RISCHIO dissesto finanziario. Nel 2013 le attuali dieci Province della Toscana saranno tutte “in default”, perché avranno complessivamente a disposizione 241 milioni di euro in meno. Per questo l’Unione Province della Toscana, guidata da Andrea Pieroni, ha deciso di ricorre al Tar del Lazio contro i tagli.
I minori trasferimenti sommati al vincolo di spesa imposto dal patto di stabilità rendono la posizione di ogni amministrazione particolarmente difficile. La differenza tra il totale delle risorse a disposizione e le uscite obbligate è di segno negativo: meno 25 milioni, questa la cifra complessiva che verrà a mancare dopo la
manovra del governo. Allarme rosso, insomma. I presidenti delle Province ieri a Firenze hanno incontrato un gruppo di parlamentari toscani di Pd, Pdl e Udc, per spiegare quali siano le richieste dell’Upi sul riordino delle Province in vista della conversione in legge del decreto sulla spending review. Pieroni ha spiegato che
solo per far fronte alle spese minime di funzionamento come quelle per il personale non solo mancano 25 milioni ma che sono a rischio anche i servizi finora assicurati.
Le Province hanno inviato anche una lettera al presidente della Regione Enrico Rossi e all’assessore Luca Ceccobao, in cui spiegano che da gennaio 2013 gli enti non saranno più in grado di compartecipare alle spese per una quota pari a 18 milioni per il trasporto pubblico locale con il rischio, ha sottolineato Pieroni, «che ci siano tagli per il servizio bus e aumento delle tariffe» Ai parlamentari sono state presentate alcune ipotesi di emendamento al decreto legge del governo. Una delle modifiche ritenute necessarie dalle Province è quella di non cancellare le giunte provinciali a partire da gennaio prossimo lasciandole lavorare fino alla scadenza naturale della primavera 2014, di permettere ai cittadini di eleggere direttamente i rappresentanti dei nuovi enti e di ridisegnare la futura provincia della costa toscana prevedendo due realtà anziché una sola. L’idea è di sdoppiare le mega area tra una provincia composta da Lucca e Massa e un’altra da Pisa e Livorno. Oltre all’Upi anche la Provincia di Siena ricorrerà al Tar del Lazio contro la spending review, «che costringerà l’ente senese a rinunciare a circa 6 milioni di euro per l’anno in corso e a oltre il doppio per il 2013, aprendo scenari assolutamente insostenibili per i prossimi mesi ».