IL TIRRENO

Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP

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2012-11-08

 

ECONOMIA

Terreni all’asta, appello ai massetani Il Comune rimette in vendita suoli edificabili: un milione di euro il valore, ma nessuno compra. E l’assessore lancia l’sos

 

di Alfredo Faetti MASSA MARITTIMA Un milione di euro. È la somma che il Comune di Massa Marittima spera di ricavare dalla vendita dei terreni edificabili lungo viale della Repubblica. Soldi (tanti) che però non verranno utilizzati, nel caso, per pagare il restante debito della Pizzarotti, che pende come una scure sui bilanci delle aministrazioni massetane ormai da anni. Quello «sarà invece finanziato quasi interamente con le entrate derivanti dagli oneri di urbanizzazione», spiega l’assessore competente, Giacomo Michelini. No, il milione di euro, se arriverà, sarà reinvestito per opere di pubblica utilità. L’asta pubblica si terrà giovedì 22 novembre nel palazzo comunale. È il terzo tentativo da parte dell’amministrazione di vendere quei terreni, dopo le prime due aste andate deserte. Per questo gli uffici si sono ingegniati per stilare un bando più appetitoso per eventuali acquirenti. Partendo ovviamente dal prezzo, ridotto rispetto ai tentativi precedenti. Sono due i lotti in questionie, rispettivamente di 3mila e 2.900 metri cubi (entrambi destinati alla realizzazione di 12 alloggi ciascuno). Il prezzo a base d’asta è fissato a 507.360 euro per il lotto più grande e a 493.080 per l’altro. Totale: poco più di un milione di euro. Per di più, è prevista anche la possibilità di pagamenti rateali da parte dell’acquirente: potrà pagare saldando il cinquanta per cento del prezzo al momento della stipula del rogito, il restante entro il 30 giugno 2013. «Mettendo in vendita questi terreni mettiamo a disposizione aree finora inutilizzate, che si trovano in zone molto interessanti della città», spiega Michelini. «Queste operazioni serviranno al Comune per recuperare risorse finanziarie che possono essere utili per essere reinvestite a servizio della comunità in opere pubbliche a servizio della collettività». Soldi dunque che verrebbero messi di nuovo sul piatto dall’amministrazione, senza che finiscano nelle casse della società Pizzarotti, con la quale l’ente ha un debito di vecchia data. Il residuo oggi ammonta a 271mila euro, ma entro la fine del 2012 il Comune spera di poterlo ridurre saldando una quota di altri 100mila euro. «I pagamenti in acconto effettuati nel 2012, pari a 188mila euro sono stati finanziati con l’avanzo di amministrazione 2010 e 2011, alienazioni patrimoniali 2010 e 2011 e con oneri di urbanizzazione 2012», spiega l’assessore. E andando di questo passo, il debito verrà istinto continuando a battere su queste voci. Così l’eventuale milione di euro sarà salvo e pronto per nuovi investimenti. Già, ma prima occorre vendere. «Per questo faccio un appello ai nostri cittadini – conclude un tenace Michelini – a far conoscere queste opportunità anche attraverso un semplice passaparola oppure inviando il bando a persone conoscenti».

Un Commento a “Terreni all’asta, appello ai massetani”

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    Il nostro assessore al Bilancio ha la memoria corta, visto che in questo articolo, afferma che l’alienazione patrimoniale non servirà a finanziare il debito Pizzarotti, quando in realtà nella presentazione power point da lui redatta e presentata in occasione dell’approvazione del Bilancio di Previsione 2012,  indica chiaramente che ben 160.343,02€ dei 401.548,00 € del debito residuo  sono finanziati con alienazione del patrimonio. (Cfr. slide 13 della presentazione che puoi trovare qui).
     
    Il concetto è ampiamente ribadito a pag 69 della RELAZIONE TECNICA AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2012 (che puoi trovare qui), nonchè nella più recente RELAZIONE TECNICA SULLA RICOGNIZIONE DELLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI E SUL PERMANERE DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO (che puoi trovare qui), in cui il Responsabile dei Servizi Finanziari mette nero su bianco che il debito residuo sarà finanziato con i proventi degli oneri di urbanizzazione e con le alienazioni patrimoniali.

    Inoltre lo stesso ci avvisa che è necessario sia incassare i permessi a costruire, che concretizzare l’alienazione del patrimonio disponibile, al fine di finanziare completamente il debito residuo nei confronti de li ‘Impresa Pizzarotti, che di assicurare gli obiettivi del patto di stabilità interno, nonché di dare attuazione al Piano triennale delle Opere pubbliche 2012/2014.
     
    DOBBIAMO SVENDERE A SALDO (non si può definire altrimenti un ribasso del 21% del prezzo a base d’asta su base annuale, come è possibile verificare in questa analisi), PER ESTINGUERE IL DEBITO PIZZAROTTI, PER NON MANCARE IL RISPETTO DEL PATTO DI STABILITA’, NONCHE’ PER REALIZZARE QUALCHE OPERA PUBBLICA…
     
    Secondo il Sindaco Bai è colpa dei tagli del GOVERNO, secondo me è solo colpa del MALGOVERNO degli ultimi 60 anni che ci sta costringendo a vendere “i gioielli di famiglia” per sanare errori passati e presenti, e che nemmeno  l’incremento dell’ addizionale  Irpef e  IMU al massimo di legge riescono a ripianare.
     
    E’ questo quello che si meritano i Massetani? 
     
    Concittadini svegliamoci, basta pensare a colori ed appartenenze, è il momento di valutare i dati di fatto e mandare a casa chi ha gestito con incapacità e leggerezza la nosta città!!

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