LA REPUBBLICA
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-11-08
PANORAMA POLITICO
Il caso Il segretario regionale e parlamentare lascia in disaccordo con Di Pietro, a Firenze il partito esulta: “Finalmente”
L’Idv è sempre più nella tempesta Evangelisti si è dimesso da tutto
I DIPIETRISTI toscani perdono il loro colonnello. Fabio Evangelisti si dimette da segretario regionale e anche dal seggio della Camera, dove ricopre l’incarico di vicecapogruppo. Lo fa con un messaggio su Facebook rivolto a Di Pietro, facendo capire di non condividere «la scelta di una nuova fase costituente per costruire un nuovo soggetto politico». E’ un gesto a sorpresa per lo stesso partito toscano, che non aveva sospettato niente fino al giorno prima (all’assemblea degli iscritti di martedì sera non aveva detto niente) e che fino ad oggi ha visto proprio in Evangelisti un interprete fedele del leader. Un gesto che porta la tempesta dell’Idv fin dentro la Toscana.
«Proprio in virtù del documento dell’ufficio di presidenza del partito, penso che ci sia bisogno di forze fresche», ha solo spiegato Evangelisti. Precisando che la sua posizione «mi mare diversa da quella di Donadi». Poche ore dopo il suo annuncio però esulta l’Idv di Firenze: «Finalmente si apre una fase nuova, la sua personalistica gestione del partito ha allontanato in questi anni tanti iscritti e simpatizzanti», dice il coordinatore provinciale Alessandro Cresci, schierato dentro il partito sul fronte opposto. «Finalmente
le figure che hanno contribuito a disfare questo partito se ne vanno», aggiunge la coordinatrice fiorentina Tessa Lulli. Mentre il consigliere comunale Giovanni Fittante esprime amarezza: «Quello che dispiace e rammarica sono le modalità,
l’Idv non meritava tutto ciò». La capogruppo regionale Marta Gazzarri assicura comunque che il partito resterà saldamente nella maggioranza regionale, «fedele agli impegni presi con Toscana democratica».
Cosa c’è dietro l’uscita improvvisa
di scena di Evangelisti? Originario di Massa, il deputato dimissionario non è nato con Di Pietro. Alle spalle ha una lunga carriera politica, iniziata negli anni Ottanta nelle fila del Pci (è stato segretario provinciale di massa Carrara) e continuata poi
nel Pds. Proprio sotto le insegne delle Quercia viene eletto più volte al Parlamento. Ma nel 2006 ci torna con l’Italia dei valori. «Giunto alla quinta legislatura temeva, giustamente e molto probabilmente, di non essere ricandidato e ora approfitta della situazione per vedere di salire su qualche altra barca che lo tenga incollato alla poltrona», insinua il coordinatore Cresci. Quale altra barca? A chi ieri gli ha chiesto se avesse parlato con Bersani, Evangelisti ha risposto in modo enigmatico: «Se vi dicessi quando l’ho visto io…».
L’Idv di Firenze insiste per convocare al più presto un congresso regionale. «E va evitato il commissario», dice ancora Cresci. Ma quello che accadrà in Toscana non potrà che seguire l’evoluzione nazionale del partito, che sta attraversando il suo momento più buio. Di Pietro può comunque contare in Toscana sull’assessore regionale Cristina Scaletti, che ha iniziato la sua carriera politica inviando il curriculum proprio all’ex magistrato: «Sono convintamente e con forza con Antonio Di Pietro, l’ho ribadito in ogni occasione e lo riconfermo adesso», dice la responsabile cultura della Regione.
(m.v.)