LA NAZIONE
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-10-20

AMBIENTE
Il comitato ci riprova «Pronti a nuovi ricorsi»

IL RICORSO al Tar contro le nuove autorizzazioni rilasciate dalla Provincia è assicurato. Almeno da parte degli ambientalisti. Secondo il Comitato per il No all’inceneritore di Scarlino, infatti, nel rilasciare la Valutazione di impatto ambientale (Via) e l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) la Provincia avrebbe seguito lo stesso metodo usato per i vecchi permessi, annullati dal Tribunale amministrativo con una sentenza (confermata anche dal Consiglio di Stato) che di fatto ha portato alla chiusura dell’impianto per nove mesi, con la cassa integrazione per gli operai. Ecco perché — non appena a Palazzo Aldobrandeschi formalizzeranno l’ultimo atto che consentirà la ripresa dell’attività dell’inceneritore — i legali del comitato si rimetteranno al lavoro per impugnare davanti al giudice le nuove autorizzazioni. «Fare ricorso — dice il presidente dell’associazione, Mario Monciatti — sarà inevitabile: come già successo in passato le procedure seguite dalla Provincia avevano una precisa volontà politica. Le nuove autorizzazioni si basano sugli stessi principi delle prime, non è cambiato quasi niente. Anzi, purtroppo avremo ancora più materiale a disposizione rispetto al passato. Anche perché i giudici hanno censurato la pratica di concedere i permessi con prescrizioni da applicare solo in un secondo momento: tutto deve essere chiaro prima dell’entrata in funzione dell’impianto. Solo il rispetto della legge è in grado di garantire occupazione. E non è escluso che alla questione si interessi anche la Corte dei Conti». L’AZIENDA intanto ieri ha incontrato le Rsu per parlare della ripresa delle attività. «Non appena arriverà l’atto ufficiale — dice Michele Fidanzi, Rsu — il personale di Scarlino Energia tornerà gradualmente a lavoro: non importa quanto ci vorrà per formalizzare l’autorizzazione, l’importante è che sia chiara e che non si lasci spazio a interpretazioni contrastanti che possano portare problemi. Ci vorranno alcune settimane ma l’azienda intende integrare i dipendenti in cassa integrazione prima della scadenza dell’ammortizzatore sociale, cioè fine novembre: in questo modo tutti saranno coperti dallo stipendio o dalla cassa integrazione, senza pause».

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