IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-10-19
TURISMO
Tassa di soggiorno per 8 Comuni Varierà da 50 centesimi a un euro
La quarta commissione provinciale lavora per la redazione di un regolamento omogeneo Sordini: «Le differenze avverranno in base alle tipologie e non in base alle stelle degli esercizi»
di Sabino Zuppa GROSSETO Saranno otto i Comuni della provincia di Grosseto che il prossimo anno dovrebbero procedere all’applicazione della tassa di soggiorno: dopo i tre della zona nord che già lo avevano fatto la scorsa estate, Follonica, Massa Marittima e Scarlino (cui si aggiunge l’Isola del Giglio che per legge ha potuto trasformarla nella vigente tassa di sbarco), aderiranno anche Orbetello, Manciano, Gavorrano e Grosseto. Il Comune lagunare lo farà sfruttando il grande bacino di utenza turistica balneare legato ai numerosi villaggi ed alberghi presenti nel suo tratto di Costa d’Argento: Manciano facendo leva sull’indotto infrastrutturale relativo alle Terme di Saturnia; Gavorrano puntando sul nuovo polo golfistico che sembra riscuotere sempre maggior interesse; e Grosseto con il turismo culturale e balneare di Marina. Castiglione della Pescaia e Pitigliano hanno invece dichiarato di non essere ancora sicuri delle loro scelte, riservandosi di decidere nel prossimo futuro. Tra i 28 Comuni della provincia sicuramente non la applicheranno il Monte Argentario, Capalbio, Scansano, Arcidosso, Montieri, Monterotondo ed altri delle zone collinari, mentre un buon numero non hanno risposto alle richieste della IV commissione provinciale presieduta dal consigliere Giuseppe Sordini, che è stata istituita proprio per redigere un regolamento di applicazione omogeneo per tutto il grossetano. «Dopo le discrepanze nella modalità di applicazione della tassa verificatesi quest’anno nei tre Comuni della zona nord – spiega Sordini – dove ogni amministrazione aveva usato criteri differenti, è stato deciso di istituire questa commissione per rendere omogenee, ma non vincolanti, le regole di applicazione della tassa in questione. Per questo, abbiamo chiesto lumi a tutte le amministrazioni comunali sulla loro volontà a procedere alla stesura di un regolamento comune ed abbiamo fatto, tramite il dottor Tapinassi, alcune proposte su cui si discuterà in un immediato futuro». In effetti gli operatori dove tale tassa sarà applicata sono impazienti di sapere regole ed importi, per poi poter fare le loro scelte di marketing e comunicazione: «Sono state varie le argomentazioni di mercoledì scorso – continua il consigliere provinciale – ma in linea di massima nell’applicazione dell’aliquota non dovrebbero essere fatte discriminazioni in base alla categoria, ossia alle stelle, bensì alla tipologia (alberghiere, extra alberghiere). Per quanto riguarda gli importi si dovrebbe andare dai 50 centesimi ad un euro al giorno a persona, anche se il periodo di applicazione non è ancora stato deciso, soprattutto perché varia in base alla tipologia di turismo su cui ogni zona fa leva». Chiaro che un turismo balneare dovrebbe essere interessato ad una applicazione in alta stagione per non penalizzare ulteriormente i periodi meno caldi e meno frequentati, mentre un turismo termale, sportivo o culturale si potrebbe schierare per una applicazione più omogenea durante tutto l’arco dell’anno. Non mancheranno certo regole di esenzione: «Dovrebbero essere esentati tutti coloro che soggiornano nei comuni per motivi di lavoro – conclude Sordini – coloro che si spostano e pernottano per assistenza a familiari ricoverati nei presidi ospedalieri, e probabilmente ci dovrebbe essere l’esenzione per la fascia di età sotto i 14 anni». Insomma dopo questo primo tavolo di concertazione si attendono le controproposte dei comuni: dopodiché si passerà alla ratifica del consiglio provinciale ed all’eventuale entrata in vigore del regolamento che sarà valido per tutti coloro che avranno aderito.