CORRIERE DI MAREMMA
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-10-10

ECONOMIA
Massa Marittima Aumento dell’Imu e addizionale Irpef, ma i servizi rimangono

Aumentano l’Imu sulle seconde case e l’addizionale Irpef ma i servizi vengono mantenuti. E’ stata presentata ieri durante la seduta del consiglio comunale, la ratifica della variazione di bilancio alla previsione 2012. L’assessore Giacomo Michelini ha spiegato la situazione del comune di Massa Marittima che, paradossalmente, a causa di una condotta finanziaria prudente si trova in maggiore difficoltà rispetto a enti che hanno avuto comportamenti meno rigorosi. “Sono state compiute – inizia Michelini – scelte politiche e amministrative impegnative vista la diminuzione dei trasferimenti statali agli enti locali dopo i pesanti tagli subiti già negli scorsi anni. Nonostante la pesante riduzione delle entrate abbiamo scelto di lasciare invariate tutte le tariffe relative ai servizi a domanda individuale, con un’eccezione seppur parziale per la mensa scolastica perché riguarda non un aumento ma una ridefinizione delle fasce Isee”. Il mantenimento degli standard dei servizi fondamentali ha portato all’aumento dell’aliquota Imu sulle seconde case dallo 0,76% all’1,6%, mentre è rimasta inalterata l’aliquota fissata per legge sulla prima casa pari allo 0,4%. Dall’Imu il Comune di Massa Marittima prevede di incassare (ad aliquote di legge) 1milione e 445mila euro circa mentre il Ministero ne stima 1 milione e 663mila, ovvero 218 mila euro in più. Ad oggi dalla prima rata dell’Imu che è pari al 50% del totale, sono entrati nelle casse comunali 723 mila euro circa. Tale cifra se raddoppiata non si discosta dalla previsione fatta dagli uffici comunali. “In materia fiscale – sottolinea l’assessore Giacomo Michelini – l’amministrazione comunale ha deliberato l’incremento dell’addizionale comunale Irpef portandola dallo 0,40% allo 0,80% con esenzione totale per i redditi inferiori ai 6.500 euro. Inalterate invece Tarsu e Cosap ed è stato escluso di ricorrere a nuovi mutui, l’ente rispetterà il limite dell’indebitamento previsto dalla legge per gli anni 2012-2013 e 2014. E’ stata invece incrementata l’imposta pubblicitaria sulle affissioni le cui tariffe erano ferme dalla data di introduzione 1993”. Poi si apre lo spazio “Pizzarotti”: l’impresa ha sostanzialmente consentito il pagamento dilazionato ed il Comune ha provveduto a liquidare 67.888,35 euro come acconto e il debito residuo ammonta a 333.658,96 euro finanziato con i proventi degli oneri di urbanizzazione e con le alienazioni patrimoniali. Nel frattempo, dalla data dell’ultimo pagamento effettuato il 26 luglio scorso, sono stati incassati ulteriori oneri di urbanizzazione e si procederà nei prossimi giorni al trasferimento di circa ulteriori 80mila euro. “E’ in corso – conclude Michelini – l’emissione del bando per la vendita delle aree di viale della Repubblica. Un esito favorevole potrebbe assicurare la definitiva conclusione della vicenda Pizzarotti”.

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