CORRIERE DI MAREMMA
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-09-22

AMBIENTE
Orbetello conquista un triste primato E’ fra i 44 siti più inquinati d’Italia

Tra i 44 siti più inquinati in Italia ad alto indice di mortalità per tumori c’è anche Orbetello. Questo quanto emerso da uno studio effettuato dal “Progetto Sentieri” (Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento), coordinato dall’Istituto superiore di Sanità, presentato nei gironi scorsi dai ministri per la Salute e per l’ambiente, Renato Balduzzi e Corrado Clini che ha visto la cittadina lagunare inserita come quella tra le più a rischio per morti da avvelenamento industriale. Orbetello alla stessa stregua di Massa Carrara, Piombino, del Basso bacino del fiume Chiente e il Sulcis si contraddistingue in negativo per patologie del sistema urinario, in particolare le insufficienze renali in cui un ruolo causale, ipotizzano gli studiosi deriva dai metalli pesanti, Ipa e composti alogenati. Il dato preciso d’incidenza di queste patologie che riguardano cittadina lagunare non è indicato. Per far comprendere quanto sia alto, però, il rischio in queste zone di ammalarsi di forme tumorali c’è il dato nazionale che deve far pensare. Ebbene, sempre secondo lo studio effettuato dal “Progetto Sentieri” tra le morti in più che sono registrate ogni anno, oltre 1.200, sono quelle per tumori che a fronte di un 30% di media nazionale, in questi specifici siti volano al 43%. “Un Dato – ha spiegato Pietro Comba dell’istituto superiore della sanità – a cui siamo giunti esaminando 44 Sin e valutando la mortalità nelle popolazioni residenti su dati riguardanti il periodo 1995/2008, durante il quale si sono registrate appunto quasi 10mila morti in più rispetto alle attese. Con gli indicatori di mortalità calcolati per 63 cause o gruppi di cause. Possibile chiude Comba – che Il dato sia un po’ sovrastimato, ma l’ordine di grandezza è giusto. Come sempre poi c’è la precisazione degli esperti: in pochi casi è possibile attribuire con certezza la correlazione fra agenti inquinanti e maggiore mortalità, però in quasi tutti i Sin questo ‘sospetto’ è tanto forte da far raccomandare ulteriori indagini”. Come dire niente allarmismi anche se il dato che emerge è fin troppo chiaro e senza dubbio deve costituire un campanello d’allarme per tutta la comunità lagunare.

Vittorio Patanè

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