IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
Web www.provincia.grosseto.it e-mail urp@provincia.grosseto.it
2012-09-22
ECONOMIA
«Duecentomila euro in meno dall’Imu» L’assessore Michelini lancia l’allarme ma assicura il mantenimento dello standard dei servizi
MASSA MARITTIMA Ad oggi l’Imu ha portato nelle casse del Comune di Massa Marittima 723mila euro. È solo l’importo della prima rata, che ha rispettato le previsioni. Ma i programmi di Roma non tengono conto di certe caratteristiche delle realtà locali. Massa Marittima, come comune montano, ad esempio, vede i fabbricati rurali, strumentali all’attività agricola, esenti dall’imposta. «La questione che si pone è quindi chiara – spiega l’assessore al bilancio Giacomo Michelini – se le stime fatte dai nostri uffici saranno più rispondenti alla nostra realtà di quelle ministeriali, il Comune si troverà a dicembre 2012 con oltre 200mila euro in meno». Ma non è l’unico problema in termini di risorse. I tagli del governo centrali agli enti locali, infatti, hanno costretto gli uffici delle amministrazioni a rivedere tutti i bilanci. Solo il federalismo municipale, per intenderci, porterà nei Comuni solo un milione di euro, rispetto ai due previsti inizialmente. Questo però non ha inciso sui servizi a Massa Marittima, ma sulla ridefinizione di alcune tariffe. Come l’Irpef (portata dallo 0,4 allo 0,8 percento) e l’Imu. «In questo quadro il mantenimento degli standard dei servizi fondamentali della nostra comunità ha portato necessariamente all’aumento dell’aliquota Imu sulle seconde case portandola dallo 0,76 percento all’1,6 – spiega Michelini – mentre è rimasta inalterata l’aliquota fissata per legge sulla prima casa pari allo 0,4. Dall’Imu il Comune di Massa Marittima prevede di incassare (ad aliquote di legge) un milione e 445mila euro circa, mentre il ministero ne stima un milione e 663mila, ovvero 218 mila euro in più». Quelli a cui abbiamo fatto riferimento prima. Insomma, nel bilancio è stato necessario rivedere alcune caselle. E tutte, alla fine, si sono incastrate alla perfezione. Anche se dei problemi alla fine restano. «Paradossalmente il nostro Comune – spiega l’assessore – in quanto ente virtuoso potrebbe garantire i pagamenti dovuti a terzi in tempi rapidi, ma per non intaccare il rispetto del patto di stabilità è costretto a posticipare i pagamenti a ditte e privati che hanno reso servizi all’ente. Abbiamo chiesto al ministero la possibilità di rideterminare la cifra prevista come “saldo obiettivo” da rispettare ma non ci hanno ancora risposto». Ma ci sono anche delle buone notizie. «La Regione lo scorso 3 settembre ha deliberato di concedere agli enti comunali uno “Spazio finanziario” entro cui possono peggiorare il proprio obiettivo di 2012 per il rispetto del patto di stabilità».