IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-09-06
TURISMO
Tassa di soggiorno «Un Far West da regolamentare» Ascom all’attacco contro il “marasma” di regole e tariffe applicate nei comuni limitrofi di Massa, Follonica e Scarlino
di Alfredo Faetti FOLLONICA Nelle “praterie” delle Colline Metallifere l’estate è stata marchiata dal «Far West della tassa di soggiorno», come lo chiama l’Ascom Confocommercio. Follonica, Massa Marittima e Scarlino infatti, gli unici tre Comuni della provincia ad aver inserito l’imposta, hanno sparato tariffe del tutto diverse tra loro, creando oggettivamente un po’ di confusione. Per questo ora, all’epilogo della stagione, l’associazione chiede «ordine in questo “marasma” generale» attraverso un regolamento unico, sedendosi allo stesso tavolo sul quale da tempo gli operatori turistici battono i pugni. Analogie storiche a parte, è chiaro che a estate finita occorre fare un bilancio sulla vera novità del 2012. Per i tre Comuni è ancora presto per avere dati precisi su cui orientarsi: le entrate definitive derivanti dalla tassa di soggiorno, stando ai regolamenti comunali, dovrebbero arrivare verso ottobre. Però ci sono altri numeri su cui poter iniziare una riflessione. Sono quelli presi in mano dalla Confcommercio provinciale, che «ha da poco concluso uno studio comparativo – come si legge in una nota – che ha permesso di vedere le modalità dell’introduzione di questa tassa nei diversi Comuni della nostra provincia che hanno scelto di applicarla». Quello che ha più colpito l’associazione «è il dato sconcertante della più totale disomogeneità della sua applicazione, anche a livello di tariffe praticate». Un aspetto sollevato sin dalle prime ore dagli operatori stessi: «Non ci possono essere tariffe diverse, così come non possiamo introdurla se i Comuni limitrofi non fanno altrettanto», si è sentito in più di un’assemblea. Una decina di giorni fa poi, sotto il municipio di Massa Marittima (dove le polemiche sono state più velenose), gli operatori sono persino scesi in piazza per protestare contro l’imposta. «Sembra che Gavorrano abbia aumentato le presenze, sarà un caso?», ha detto uno dei partecipanti. Ma torniamo ai numeri certi presi in considerazione da Ascom. «L’evidenza del caos che regna indisturbato la abbiamo proprio nella nostra provincia dove tre Comuni hanno applicato la tassa con tre diversi criteri – continua la nota – a Massa Marittima, a seconda degli hotel prescelti, si può pagare da 1 a 3 euro a notte ma solo per le prima 5 notti; a Scarlino da 0,50 a 1,50 ma per le prime 15 notti; a Follonica un massimo di 2,50 per le prime quindici notti». Località che scegli, tassa di soggiorno che trovi. Senza contare che anche «le esenzioni, a loro volta, sono diverse da Comune a Comune, tanto per alimentare il clima da Far West». Ma da dove nasce il caos? Dalla mancanza del regolamento di attuazione – dice il coordinatore provinciale di Ascom, Simone Baldassari – «che avrebbe avuto il compito di fornire le opportune linee guida». Invece, in questo vuoto, «la concertazione per aree omogenee è stata sostanzialmente lasciata alla buona volontà dei Comuni». Con i risultati sopra descritti. Qualcosa però si sta muovendo. «La IV commissione provinciale è impegnata nella stesura di un regolamento unitario che dovrà essere licenziato in tempi brevissimi, considerato che a ottobre si vendono già i pacchetti per la stagione 2013», continua la nota. Secondo l’associazione è ora che «le istituzioni imparino a prendere decisioni rapidamente», perché «non è pensabile che un Comune approvi un regolamento a stagione già avviata, quando i pernottamenti sono stati contrattati con clienti e tour operator mesi e mesi prima». Un regolamento unico per tutta la provincia dunque, «che ristabilisca un ordine in questo “marasma” generale che non giova a nessuno, tantomeno a un comparto in crisi come quello del turismo».