LA NAZIONE
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
2012-09-02

DIPENDENTI COMUNALI – PARLA IL CAPOGRUPPO DI MC

«Quei soldi non erano dovuti, ma gli stipendi non si toccano»  – La polemica sui trattamenti accessori erogati nel 2010

di GIANFRANCO BENI

 

 

NUOVA BORDATA della lista civica Massa Comune che ha diffidato il sindaco e il responsabile del settore gestione associata delle risorse umane a revocare il «trattamento accessorio» erogato per il 2010 ai dipendenti comunali.

Una mossa che inevitabilmente sta creando del malcontento fra i diretti interessati.

Abbiamo sentito il capogruppo di Massa Comune Federico Montomoli.

Qual’è il vostro obiettivo?

Non quello di ridurre lo stipendio ai dipendenti, bensì ottenere il rispetto delle norme, anche se la Giunta sta facendo di tutto per strumentalizzare il fatto agli occhi dei dipendenti».

Questa richiesta però si legge nel vostro documento.
«Il problema è il mancato rispetto delle regole e delle norme. Gli obbiettivi non vengono individuati come si dovrebbe da parte della Giunta».

Come vengono assegnati gli obiettivi?
«Di fatto i funzionari assegnano in maniera del tutto discrezionale obiettivi ed attribuzioni che inoltre non vengono correttamente valutati e misurati come previsto dalle norme di legge».

Si parla di erogazioni a pioggia.
«Che sia stata fatta la scelta i un’erogazione a pioggia per accontentare un po’ tutti è forse un’aggravante perché anche questo è in palese violazione dello spirito stesso dell’istituto del premio di risultato».

E il Comune?
«Il Comune quindi non esercita come dovrebbe il ruolo di datore di lavoro e rinuncia ad utilizzare gli strumenti volti a migliorare i risultati attraverso il riconoscimento di incentivi ai lavoratori più meritevoli. Non credo si possa attribuire la responsabilità a chi denuncia la violazione delle regole».

Ma se dovessero procedere?
«Sarebbe l’ammissione che hanno sbagliato e che hanno fatto le cose in violazione di legge. Di questo però le consegienze non dovrebbero ricadere sui lavoratori che sono costretti a subire gli effetti di una cattiva gestione. D’altra parte i progetti assegnati sono stati in qualche misura realizzati o perlomeno così è stato detto.

Quale posizione assumete?
«Siamo pronti ad un’altra battaglia perché non siano operai ed impiegati ad essere penalizzati, anche se ci piacerebbe discutere sugli obbiettivi che vengono assegnati ed anche sui parametri di valutazione».

Trovate da ridire anche sugli obbiettivi assegnati?
«Basta leggere i documenti. Questi strumenti dovrebbero essere utilizzati per incentivare chi più si impegna e produce migliori risultati, misurabili con criteri oggettivi e verificabili e non dovrebbero essere erogati a fronte di ordinario lavoro, purtroppo alla fine vengono dati soldi con un ampio margine di discrezionalità».

In conclusione?

«Credo che questo metodo non dia soddisfazione neppure ai lavoratori che devono operare su argomenti disomogenei, che oltretutto li tengono esposti agli umori dei responsabili che decidono come e quanto erogare le attribuzioni».

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