LA NAZIONE
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-08-26

TURISMO
Bai: «La tassa di soggiorno non si tocca» Gli operatori: «Pagheremo di tasca nostra»

QUELLO che non avevano potuto dire agli amministratori durante la manifestazione di protesta della mattinata davanti al Palazzo Comunale, lo hanno chiesto in serata, approfittando dell’incontro alla festa dell’Unità di Valpiana. Per gli operatori turistici è stata l’occasione di ritrovarsi nuovamente faccia a faccia con l’amministrazione comunale di Massa Marittima per chiedere la sospensione della tassa di soggiorno che, assieme all’Imu e al raddoppio dell’addizionale comunale, penalizza settore turistico e indotto. Molti gli interventi fra gli stessi operatori del settore, tutti rivolti a condannare la politica tariffaria innescata dal Comune. Donatella Raugei, nella duplice veste di presidente del Consiglio di frazione di Valpiana e titolare di un’avviata attività agrituristica a Montebamboli, ha nuovamente chiesto di conoscere «l’esito della richiesta per gli stati generali comunali dell’agricoltura, avanzata a gennaio». E’ intervenuto anche Juri Barontini, secondo cui «il turismo va incentivato e non tassato. Su 28 Comuni della provincia grossetana, appena tre applicano la tassa che comunque non doveva essere comunicata all’ultimo tuffo». Infine il presidente di Agriturist Elena Neri che, precisando la linea della manifestazione della mattinata, ha sottolineato «la mancanza di risposte da parte dell’amministrazione comunale».
Ma il risultato era scontato in partenza.
«LA TASSA non si tocca», ha tuonato il sindaco Lidia Bai. «I tagli alle contribuzioni fatti dal governo non danno le sufficienti garanzie a mantenere certi servizi, per cui è impossibile rinunciare a introiti che serviranno comunque a potenziare l’attività turistica in generale.
Sull’argomento tassa si è soffermato anche l’assessore al turismo Flavio Zazzeri, sottolineando come «il Comune attenda sempre di conoscere dalle associazioni di categoria i progetti sui quali investire gli utili derivanti dalla tassa stessa».
Una cosa è certa. Finora nessun cliente che abbia trascorso una vacanza più o meno lunga nelle strutture ricettive del territorio massetano ha pagato la tassa, dal momento che gli accordi stipulati non prevedevano l’ammontare giornaliero della nuova imposta.
«Confermiamo che pagheremo di tasca nostra — hanno dichiarato gli operatori presenti — per far raggiungere nelle casse comunali quei cinquantamila euro previsti nel bilancio di previsione. Ma i nostri clienti non possono essere gravati da un balzello di cui erano ignari fin dal momento della prenotazione».
Se la tassa di soggiorno è stata dunque il piatto forte della serata, il contorno non è stato da meno, a partire dai problemi dell’approvvigionamento idrico a lungo bloccato nella zona di Montebamboli dall’ordinanza del sindaco, fino alla realizzazione dell’area industriale al Magrone, con tutti gli allarmanti dubbi legati alla vecchia attività del vicino inceneritore e alla situazione in cui versa la frazione di Fenice Capanne in modo particolare dopo il grosso incendio che ha distrutto gran parte di quel patrimonio boschivo che a giudizio degli stessi residenti costituiva un elevato pericolo per l’incolumità pubblica, e non solo.

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